/ Attualità

Attualità | 17 marzo 2024, 11:00

Appunti di storia. La nascita della provincia di Porto Maurizio nel 1860

Un primo passo verso la creazione della provincia di Imperia nel 1923

Appunti di storia. La nascita della provincia di Porto Maurizio nel 1860

Con la cessione di Nizza alla Francia e il ritorno di Ventimiglia a città di confine, si riportavano in vigore gli equilibri territoriali della regione del Var sanciti dall'accordo genovese-angioino del XIII secolo, prima che le citta' italiane e liguri della zona facessero atto di dedizione ai Savoia per difendersi dall'invadenza francese.

Le perplessità dell'avvocato intemelio Biancheri, deputato al parlamento di Torino, circa il rischio che anche Ventimiglia fosse in predicato di essere unita alla Francia, nel 1860, vennero fugate presto da Cavour, anche se il futuro presidente della Camera del Regno d'Italia, formulò la viva raccomandazione che la val Roia ed altri centri liguri, più in profondità, in  futuro restassero italiani. E ciò per evitare ulteriori incursioni francesi in Liguria.

Circostanza che fu evitata e respinta nel 1945 per la ferma opposizione degli Alleati e della Resistenza italiana al disegno di De Gaulle che intendeva spingere il confine francese fino ad Imperia.

Dopo la dolorosa perdita della italianissima e ligure Nizza, la riorganizzazione delle province liguri porto' alla creazione della provincia di Porto Maurizio.

Porto Maurizio, già antico baluardo genovese, trascorsa la parentesi napoleonica, passò ai Savoia nel 1815 con il Congresso  di Vienna e dal 1818 divenne capoluogo di mandamento del Regno di Sardegna, dopo secoli di appartenenza genovese.

Contemporaneamente Porto Maurizio sarà  elevato a capoluogo della nuova provincia. Nella città vi era la sede della Prefettura, che ancora è visibile, mentre a Sanremo veniva assegnata una Sottoprefettura.

Ammirata da artisti e visitatori stranieri per la bellezza dei suoi lineamenti architettonici e per la gradevolezza del suo promontorio e del suo litorale, che piacque al Petrarca, Porto Maurizio attirò capitali per l'apertura di case da gioco, all'inizio del Novecento, dopo essersi ripresa dai danni provocati, come nel resto del Ponente, dal terribile terremoto del 1887.

La diversa storia di Porto Maurizio rispetto a quella di Oneglia non è certo trascurabile per considerarne le non poche differenze di carattere e di tradizioni storiche che, in un certo senso, persistono tuttora. Fedelissima ai Savoia fu Oneglia, altrettanto fedele a Genova fu Porto Maurizio. Quando Genova pose sotto assedio la sabauda Perinaldo, nel 1672, a Porto Maurizio erano sbarcati e acquartierati i battaglioni corsi che furono impiegati dalla Superba per l'attacco appunto a Perinaldo; i corsi riuscirono ad abbattere le mura di quella città, seminandovi il panico.

Le vicende di Perinaldo sono piuttosto simili a quelle di Oneglia, dal momento che entrambe, parti autonome del dominio genovese, si diedero nel corso del XVI secolo alla protezione e sudditanza dei Savoia: Oneglia mediante una vendita, Perinaldo, mediante pronuncia di vassallaggio.

I locali rami della famiglia Doria, infatti, per diverse ragioni, non ultime quelle derivanti da comportamenti personali non del tutto trasparenti, scelsero di passare sotto il Ducato di Savoia, venendo incontro alle stesse strategie di quella dinastia indirizzata verso sbocchi al mare come era avvenuto a Nizza e dintorni dal 1388 in poi. Nel 1923, da ultimo, com'è noto, Oneglia e Porto Maurizio con altri centri viciniori formarono il nuovo comune di Imperia, che sarà elevato a capoluogo della relativa e omonima provincia, giungendo all'epilogo di una vicenda storica che risaliva alla dominazione romana.

Pierluigi Casalino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A DICEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium