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Attualità | 13 marzo 2024, 07:11

Sicurezza nei cantieri in provincia di Imperia, la Cgil rilancia la battaglia: "Basta stragi sul lavoro"

Nel 2023 il settore ha impegnato circa 4 mila addetti e 800 aziende. Amoretti (Fillea): "Prima di qualsiasi altra considerazione, il diritto alla vita"

Sicurezza nei cantieri in provincia di Imperia, la Cgil rilancia la battaglia: "Basta stragi sul lavoro"

Edilizia, un settore alla ribalta, suo malgrado. Incidenti, mancanza di regole, controlli e formazione, tutti elementi che mettono a rischio un comparto che, nel 2023, nella nostra provincia ha impegnato circa 4 mila addetti e 800 aziende.

Un settore che gode ottima salute – afferma William Amoretti, segretario provinciale Cgil - Filleama che evidenzia carenze importanti”.

Amoretti, insomma, mette il dito soprattutto sulle vere e autentiche problematiche dell’edilizia – e non solo - di questi tempi. “Prima di qualsiasi altra considerazione, prima di qualunque rivendicazione – avverte – dovrebbe essere presente l’assoluta coscienza della necessità di sicurezza sui luoghi di lavoro, proprio per quanto riguarda il diritto alla vita”.

Una sicurezza che si coniuga con la prevenzione quale conseguenza prima dell’attività ispettiva. “I controlli, ad esempio, esistono nel nostro territorio – spiega -  ma, purtroppo, gli ispettori sono troppo pochi, carenze dovute alla scarsità di risorse destinate ai controlli: così, spesso, manca la sicurezza effettiva”.

Ed esiste un altro parametro che contribuisce a impedire di azzerare il grado di pericolosità di tanti cantieri. “Sappiamo che, nel nostro territorio – prosegue Amorettiesistono sedicenti formatori che, a pagamento, emettono false attestazioni di formazione”.

Un punto che ha gravi e pesanti responsabilità per quanto viene poi riportato dalle cronache. “Le aziende sono indotte a limare sulla formazione – denuncia – È un’attività con spese in grado di essere ridotte o annullate mentre aprire un’azienda edile è troppo facile rispetto alle difficoltà anche burocratiche nell’iniziare una qualsiasi impresa commerciale”.

Note dolenti su una realtà territoriale ma che non è estranea, appunto, a problemi di carattere nazionale. “Non si comprende –conclude William Amorettiper quale motivo le normative per gli appalti nel settore pubblico siano diverse e molto più facili nel privato: le conseguenze legate ai sub-appalti sono drammaticamente emerse nella cronaca”.

Ino Gazo

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