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Attualità | 12 marzo 2024, 18:36

Imperia, gli studenti del Vieusseux alzano il tiro: “Preside sessista e scuola a pezzi”

Da anni studiamo in un complesso fatiscente, con infiltrazioni d'acqua, impianti rotti, dispositivi come lavagne multimediali che non funzionano

Imperia, gli studenti del Vieusseux alzano il tiro: “Preside sessista e scuola a pezzi”

Alcune persone hanno definito la nostra reazione eccessiva e smisurata per un singolo commento sessista, come se fosse un fatto di poco conto. A dire il vero siamo sempre stati zitti davanti ai molteplici problemi della nostra scuola, soprattutto per via di alcune persone che ci hanno minacciato per non farci parlare, un po' ipocrita da parte loro essendo le stesse che ogni giorno ci insegnano a non essere omertosi e a chiedere giustizia quando succedono fatti gravi”.

Gli studenti del liceo Vieusseux di Imperia alzano il velo: “Il liceo eccellente di cui molti hanno il ricordo nel corso degli ultimi anni è solo diventata una facciata che copre una triste realtà in cui viviamo ogni giorno.  Da anni studiamo in un complesso fatiscente, con infiltrazioni d'acqua, impianti rotti, dispositivi come lavagne multimediali che non funzionano, riscaldamento quasi inesistente. Nei mesi più caldi le classi sono persino costrette a studiare fuori in cortile a causa delle temperature delle aule”, scrive una studentessa.

Potreste domandarvi perché non si attuano lavori di ristrutturazione, mi duole dirvi che li abbiamo proposti (anche sotto forma di volontariato da parte di allievi, docenti e genitori) ma ci sono stati negati dicendo che la nostra scuola non ha bisogno di manutenzione.  Per quanto riguarda l'ambiente scolastico, che a parere di tutti dovrebbe essere sano ed educativo, ci troviamo di fronte a discriminazioni razziste (come si può evincere da vari articoli di testate giornalistiche locali) che sono state messe a tacere con minacce da chi le ha commesse, aggiunge 

"I miei colleghi studenti hanno lavorato duro affiancati dai loro insegnanti per la conferenza dell'8 marzo Pillole di Emancipazione ma ci siamo purtroppo resi conto che forse non è mai stato appreso il reale messaggio del perché dobbiamo ancora parlare di uguaglianza e diritti". 

"Ero presente a quella conferenza e dei discorsi che sono stati fatti ne ho apprezzato anche le singole virgole. Ho ben presente il nostro preside, seduto nelle prime file, che si dimostrava sorridente ai giornali...lo stesso uomo che un giorno dopo ha espressamente detto che noi donne dovremmo stare in cucina a fare le tagliatelle piuttosto che emanciparci, studiare, ottenere qualifiche e fare il lavoro per cui siamo capaci. Ha mancato di rispetto alle sue colleghe, a noi studentesse, all'arbitro che ha offeso e al genere femminile. Le consiglio signor preside di studiare la storia calcistica femminile e non solo, di spaziare e rendersi conto che grazie agli anni di lotte siamo riuscite a imporci anche dove non ci voleva nessuno”.

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