“Parità non solo l’8 marzo”, “Auricchia le tagliatelle puoi farle anche tu”, “No tagliatelle gusto maschilismo”, così le studentesse e gli studenti rispondo al commento sessista del dirigente scolastico del Liceo Vieusseux, Paolo Auricchia, che ha portato l’istituto cittadino alle cronache nazionali.
LA PROTESTA
"Sì vabbè.... però oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima, che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male tesoro", ha scritto il preside su Linkedin in una discussione riguardante l’incidente che ha coinvolto la guardalinee Guadalupe Porras che, durante l’incontro di Liga tra il Betis Siviglia e l’Athletic, ha sbattuto contro una telecamera ferendosi al volto.
LE INTERVISTE
I ragazzi questa mattina non sono entrati subito in classe, ma in centinaia si sono ritrovati nel cortile della scuola, i ragazzi con grembiuli e mattarelli le ragazze indossando magliette delle squadre di calcio. “Fate il vostro lavoro, non criticate quello degli altri”, “Parità non solo l’8 marzo”, “Auricchia le tagliatelle puoi farle anche tu”, “No tagliatelle gusto maschilismo”, “In cucina si, ma allo stadio no?”, "Non hai diritto di essere chiamato uomo se non hai rispetto per le donne”, “Non so fare le tagliatelle ma so spiegare l’importanza di Cambiaso nel 3-5-2 di Allegri”, così recitano i cartelloni.
Il dirigente scolastico Paolo Auricchia nella giornata di ieri aveva dichiarato: "Quella frase l'ho scritta, non lo nascondo, ma è accaduto in nell'ambito di un discorso molto più ampio e tra l'altro in una chat privata di Linkedin. Per come è stata rilanciata posso solo affermare che è stata sicuramente decontestualizzata e strumentalizzata.
"Per quanto mi riguarda ho sempre sostenuto e sostengo l'importanza del valore della parità di genere e che le donne devono avere la possibilità di fare tutto quello che fanno anche gli uomini. Quello che non capisco e che vedo invece accadere tutti i giorni è che se qualcuno esprime concetti che sono al di fuori da quello che è il mainstream debba essere messo al bando, subissato da tonnellate di fango. Come se pensarla diversamente fosse una colpa. Sono e sarò sempre per la libertà di espressione".
“Ci dissociamo dalle parole del preside e chiediamo delle spiegazioni vere e proprie, non vogliamo che si utilizzi la scusa della libertà di pensiero: la libertà si ferma dove viene limitata ad altri. Sono affermazioni inammissibili nel 2024. Domani è previsto un corteo a cui invitiamo professori, alunni e genitori della nostra e di tutte le scuole di Imperia”, commenta il rappresentante d’istituto Alessandro Demasi.
Demasi in risposta al coro “Dimissioni! Dimissioni!”, intonato da tutti i presenti, precisa: “Probabilmente tutti vogliamo le dimissioni del nostro preside, ma dovrà essere discusso nelle sedi opportune, noi comunque ci faremo sentire”.
Gli insegnati preferiscono, per ora, non pronunciarsi, ma ci tengono a precisare: “Ai ragazzi ogni giorno in classe noi insegniamo i valori giusti”.
Il commento sessista è solo l’ultimo caso che ha coinvolto l’istituto imperiese, gli alunni negli scorsi mesi avevano già denunciato un episodio di razzismo avvenuto in classe. “A questi fatti gravissimi -spiegano i rappresentati d'istituto - si aggiungono le condizioni in cui riversa la struttura scolastica: muffa, muri e controsoffitti che crollano. L'aula magna è chiusa dal 2020, siamo costretti a fare le assemblee d'istituto in palestra, dove la situazione non è migliore".
Presenti a manifestare la propria solidarietà anche le consigliere comunali Daniela Bozzano e Laura Amoretti, che ha dichiarato: “Leggere quelle parole, scritte da un dirigente scolastico lo ritengo un fatto gravissimo e preoccupante. Il nostro rumore deve andare avanti, questa mattina farò la mia comunicazione agli uffici competenti, perché questo non è tollerabile”.