Attualità - 15 febbraio 2024, 13:25

Scajola: "Nell'ex bocciofila di corso Roosevelt solo bestie e barboni, speriamo venga presto dissequestrata"

La Provincia intendeva acquistare l'area da Pietro Salvo per realizzare un parcheggio per i propri mezzi in un angolo suggestivo

È evidente che ognuno fa il suo mestiere hanno ritenuto ci fossero motivi validi quelli per procedere al sequestro, credo che riusciranno a trovare motivi validi anche per eliminarlo e proseguire i lavori”, commenta il sindaco e presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola dopo il provvedimento della Procura che ha messo sotto sequestro, nella giornata di ieri, l’ex bocciofila Pietro Salvo. 

L'INTERVISTA

Mi hanno detto che il motivo del sequestro è la difformità urbanistica per la capanna, non autorizzata, costruita lì dentro negli anni ’60, fatta dagli anziani che giocavano lì a bocce”, dichiara il sindaco.

Non è un problema che ci riguarda cercheremo di far ripartire i lavori perché abbiamo bisogno che quell’area venga ripristinata a decoro.

È un’area abbandonata, dove erano rifugiati bestie e barboni, dove c’era degrado in una delle vie più importati della nostra città. Mi auguro che i legali si muoveranno e riusciranno nel tempo più celere a dissequestrare l’area affinché si possa proseguire un lavoro di interesse pubblico”.

La Provincia di Imperia, aveva deliberato, lo scorso ottobre, in Consiglio, di procedere alla rimozione a proprie spese dei fabbricati irregolari presenti sul terreno, la demolizione era propedeutica, appunto, all’acquisto dell’area, per 115 mila euro, che non si era potuto concludere proprio per gli abusi edilizi. 

Negli scorsi giorni erano iniziati i lavori di demolizione, per poter realizzare il progetto di un parcheggio destinato alle auto di servizio dell’Ente.

L’ex bocciofila era già stata oggetto di interesse da parte della Procura per l’inchiesta sulle presunte tangenti che ha coinvolto l’ex sindaco di Aurigo ed ex consigliere provinciale Luigino Dellerba e la ditta Edilcantieri di Vincenzo e Gaetano Speranza.