San Bartolomeo al Mare, Giacomo Chiappori candidato sindaco: "Il buon senso non ha colore" (foto e video)

“A gonfie vele”, Giacomo Chiappori, ex sindaco di Villa Faraldi e Diano Marina e  parlamentare leghista, presenta la candidatura a sindaco per San Bartolomeo al Mare in vista delle elezioni amministrative di giugno.

L'INTERVISTA

“È una candidatura che non parte dalle segreterie di partito, ma dalla gente e dall’incontro con un amico che è andato in pensione, Umberto Salvatico, ex comandante della stazione dei carabinieri di Diano Marina.

Abbiamo iniziato a preparare un minimo di programma, che verrà completato con gli altri componenti della lista e con gli incontri che daremo con le categorie e le associazioni”, spiega Chiappori.

La lista è pronta, ma i nomi verranno condivisi più avanti, alla presentazione avvenuta presso l'Infopoint in via Aurelia 177 presenti Umberto Salvatico e Enzo Campagna.

 “Il simbolo che abbiamo scelto, una barca che ha per albero un ulivo, nasce dal nostro territorio, dal mio e da quello di coloro che mi accompagneranno. Abbiamo usato il riferimento della barca con il blu del mare che è la nostra tradizione, insieme all’ulivo simbolo del nostro entroterra meraviglioso”.

Il programma è ancora in via di definizione, ma spiega: “Siamo partiti con l’intenzione di limare un programma credibile e realizzabile, abbiamo anche la fortuna di non dover mettere le mani nel piano regolatore”.

Sui rapporti con Provincia e Regione aggiunge: “Avrò bisogno di interloquire con Scajola, come presidente della Provincia e con Toti, presidente della Regione. Dovrò trovare le fonti per trovare i fondi necessari per le ‘fantasie’ che abbiamo, la speranza è anche si riaprano i fondi del pnrr”.

Sullo slogan, “Il buon senso non ha colore”: “Ho scelto una frase di Umberto: noi siamo civici, ma questo non ci vieta di pescare in bacini diversi, persone che con noi vogliono dare un percorso amministrativo per San Bartolomeo.

Noi non abbiamo interessi personali, faccio il sindaco di tutti, anche di chi non mi vota, ho detto ai miei: ‘amministriamo il denaro pubblico e lo dobbiamo far rendere più del nostro’”.