Brando Benifei, capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo e membro della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori, ha incontrato ieri i rappresentanti del Piemonte di UNA (Aziende della Comunicazione Unite) e FERPI (Federazione dei Relatori Pubblici Italiani), le due principali associazioni del settore della comunicazione in Italia.
L’incontro, organizzato presso il Circolo del Design a Torino, aveva come tema centrale il Presente e il Futuro dell’intelligenza artificiale (IA) e l’importanza della sua regolamentazione comunitaria, nota come AI Act, che è stata approvata dal Parlamento europeo a giugno 2023 e che dovrebbe entrare in vigore nel 2024.
L'intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia che consente alle macchine di imparare dall'esperienza, adattarsi a nuovi input ed eseguire attività simili a quelle umane. L'IA ha fatto grandi progressi negli ultimi decenni, grazie all'apprendimento profondo e alle reti neurali, e ha trovato applicazioni in vari settori, come la medicina, l'industria, la Comunicazione e il Marketing. L'IA presenta anche importanti sfide etiche, come l'automazione dei posti di lavoro e la trasparenza degli algoritmi. Il futuro dell'IA si preannuncia entusiasmante e complesso, con nuove opportunità e incognite per la società, l'economia e i modi di vita.
L’AI si sta ritagliando un ruolo sempre più rilevante nella comunicazione pubblica e nella pubblicità, per la sua capacità di migliorare la qualità, la velocità e l’efficienza della comunicazione pubblica e della pubblicità, ma è sempre più evidente la necessità di una regolamentazione, una trasparenza e una responsabilità etica da parte degli operatori del settore.
L’On.le Benifei è il relatore del regolamento sull'AI al Parlamento europeo e parla per la prima volta di un accordo volontario tra Europa e imprese per anticipare le norme in vista delle elezioni europee: l’AI Act è la prima proposta legislativa al mondo che stabilisce regole armonizzate per l’IA, seguendo un approccio basato sul rischio e sul rispetto dei diritti fondamentali e dei valori dell’UE. Il regolamento prevede una classificazione dei sistemi di IA in quattro categorie: inaccettabile, ad alto rischio, a rischio limitato e a rischio minimo. I sistemi di IA inaccettabili sono quelli che violano i principi etici e democratici, come quelli usati per il social scoring o la manipolazione del comportamento umano. I sistemi di IA ad alto rischio sono quelli che possono avere un impatto significativo sulla vita, la salute, la sicurezza o i diritti delle persone, come quelli usati per il riconoscimento biometrico, la sanità, il trasporto o la giustizia. Questi sistemi sono soggetti a requisiti rigorosi, come la trasparenza, la qualità dei dati, la supervisione umana e la valutazione d’impatto sui diritti fondamentali. Infine, i sistemi di IA a rischio minimo sono quelli che non presentano rischi significativi per le persone o per la società, come quelli usati per il divertimento o lo svago. Questi sistemi sono liberi di operare senza restrizioni specifiche.
Benifei ha illustrato le principali novità, le sfide del regolamento e i tempi di attuazione (con i vari stap), sottolineando l’importanza di garantire che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo sicuro, affidabile e responsabile in Europa, stimolando al tempo stesso l’innovazione e la competitività del settore: per garantire la sicurezza, la qualità e l’affidabilità dei sistemi di AI, evitando che possano causare danni o incidenti alle persone o all’ambiente; per proteggere i dati personali e sensibili degli utenti di AI, rispettando la loro privacy e il loro consenso; per prevenire e contrastare gli abusi e le discriminazioni basati sull’AI, salvaguardando i principi di equità, trasparenza e responsabilità; per promuovere l’innovazione e la competitività nel settore dell’AI, creando un mercato unico e armonizzato per i prodotti e i servizi basati sull’AI; per favorire la cooperazione e il dialogo tra gli attori coinvolti nello sviluppo e nell’uso dell’AI, come i governi, le istituzioni, le imprese, la società civile e la comunità scientifica. Per generare Fiducia e mettere i cittadini al centro, secondo i valori dell’Unione Europea.
La regolamentazione dell’AI a livello comunitario europeo e internazionale richiede un approccio coordinato e basato sul rischio, che tenga conto delle diverse applicazioni e implicazioni dell’AI in vari ambiti e settori.
Benifei ha anche evidenziato il ruolo chiave del Parlamento europeo nel negoziare e approvare il testo, introducendo miglioramenti significativi rispetto alla proposta iniziale della Commissione, come il divieto totale del riconoscimento facciale in tempo reale negli spazi pubblici, la creazione di un comitato europeo per l’IA e il rafforzamento della protezione dei consumatori e dei lavoratori.
Serena Fasano, Delegata Territoriale per il Piemonte e la Valle D’Aosta di UNA, e Ezio Bertino, Presidente Delegato Ferpi per il Piemonte e la Val d’Aosta, hanno espresso il loro apprezzamento per il lavoro svolto da Benifei e dal Parlamento europeo e hanno condiviso le loro esperienze, le opportunità e le criticità legate all’IA nel settore della comunicazione. Hanno anche sollevato alcune questioni rilevanti, come la definizione e la comunicazione del rischio, la responsabilità e la certificazione dei sistemi di IA, la cooperazione internazionale e la formazione delle competenze necessarie per l’IA.
L’On.le Brando Benifei ha riconosciuto che “Il ruolo delle Associazioni come UNA e come FERPI, in qualità di divulgatori, implementatori e influenzatori della discussione a livello globale sulla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del professionismo della Comunicazione, riveste un contributo essenziale per far comprendere quanto è stato raggiunto dallo storico accordo fra Parlamento Europeo e Governi sulla prima legge al mondo sull’AI, il Regolamento Ai Act, e su cosa si vuole davvero realizzare con il Regolamento approvato, ovvero un'adesione volontaria e consapevole alle norme, in modo che inizino sin da subito ad essere gradualmente applicate.
Con queste regole, i sistemi che verranno usati nel mondo della Creatività pubblicitaria e della Comunicazione, abbiamo messo norme necessarie e applicabili per la sicurezza dei modelli più potenti e abbiamo imposto la trasparenza sul diritto d’autore a tutela dei professionisti e dei lavoratori del settore e la riconoscibilità dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale, in modo da contrastare la disinformazione e difendere la nostra democrazia da una proliferazione incontrollata dei cosiddetti “deepfakes”.
Questo risultato è il frutto del lavoro di una grande squadra, a partire dal mio collega relatore Dragos Tudorache e dai miei collaboratori Laura Caroli e Louis Dancourt che ringrazio per lo straordinario impegno, ed è e la dimostrazione che se l’Europa si muove unita e decide, può prendere il proprio posto nel mondo e promuovere un cambiamento positivo.