"Sull'annosa vicenda del Porto di Imperia torneremo nei prossimi giorni per raccontare, con atti e fatti, l'ennesimo capitolo di una lunga storia di fallimenti", scrivono in una nota il circolo cittadino e il gruppo consigliare del Partito Democratico.
"Oggi ci preme solo far notare come la sola parola 'porto' tocchi curiosamente sensibilità profonde. Non solo del Sindaco - che perde per l'ennesima volta le staffe e dà del deficiente (nel solito silenzio imbarazzato del presidente del Consiglio) a un cittadino presente in aula - ma anche ai suoi fiancheggiatori, su tutti l'ex assessore Volpe che da quando non siede più in sala giunta pare aver trovato il sacro fuoco e non perde occasione per attaccare noi e la stampa e dimostrare fedeltà cieca.
Altri, meglio di noi hanno raccontato, al di là delle inequivocabili sentenze, la verità storica di un drammatico fallimento che ha padri e protagonisti ben definiti, scolpiti sui libri contabili e nelle sentenze dei tribunali. Quello che resta da capire è il perché di tanta insistenza nel rimuovere operatori e soggetti imprenditoriali, perché farlo sfidando ancora una volta la Città, rischiando ripetute e costose sconfitte in tribunale, e infine il perché di queste cortine fumogene per nascondere un'insospettabile ma straordinaria passione nautica . E invece di produrre esegesi imbarazzanti su quanto accaduto ribaltare scelte di politica portuale fumose e deleterie per lo sviluppo di Imperia".