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Attualità | 13 gennaio 2024, 07:14

Agricoltura, guerra e Covid hanno generato una impennata dei costi alla produzione e al consumo del settore alimentare

Per Boeri (Coldiretti) "Il comparto dei fiori recisi ha saputo crescere con un notevole valore aggiunto e ha tenuto meglio la concorrenza”

Agricoltura, guerra e Covid hanno generato una impennata dei costi alla produzione e al consumo del settore alimentare

Il tema dei costi alla produzione e ovviamente al consumo del settore alimentare soprattutto di origine agricola è diventato d’attualità soprattutto dopo la pandemia e la guerra in Crimea. “L’aumento della spesa alimentare si è attestata al 9 per cento – interviene Gianluca Boeri, presidente regionale Coldirettimentre per i prodotti freschi si può stimare un incremento del 12/13 per cento”.

Una situazione che tocca anche il settore ponentino soprattutto, ma non solo, per la produzione di olio, vino e fiori recisi. “L’aumento dei prezzi non sempre è scaricato sul consumo – precisa Boeri ma certamente la levitazione dei costi interviene sulle spalle dei produttori per quanto riguarda i fertilizzanti, i fitofarmaci, gli imballaggi di plastica e vetro e pure per il riscaldamento delle serre”.

Aumenti che incidono, tanto per fare esempi, la produzione olearia con le confezioni in vetro in un comparto già segnato dalla crisi climatica. “La situazione dei costi in questo settore – sottolinea il presidente regionale Coldiretti si somma ad un calo della produzione fino al 60 per cento con la conseguenza di portare i prezzi della taggiasca, ancora una volta con scarsità di volumi, oltre i 20 euro al litro ma gli aumenti al consumo, però, non riescono a colmare la crisi di produzione”.

Vero è, come conferma Boeri, "che dietro a particolari incrementi di costi alla produzione si celino movimenti speculativi e che la curva inflattiva sia in calo.C’è comunque da notare – aggiunge – che la produzione ponentina è di altissima qualità ed è votata all’esportazione verso paesi ricchi dove olio, vino e fiori del nostro ponente sono molto considerati come prodotti di eccellenza”.

E tra i prodotti rivieraschi esiste un settore che è stato in grado di “vivere” il periodo meglio di altri. “Il comparto dei fiori recisi – conclude Boeriha saputo crescere con un notevole valore aggiunto e ha tenuto meglio la concorrenza”. 

Ino Gazo

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