Proseguono le attività regionali a tutela dei pascoli e per la valorizzazione dell’attività degli allevatori, dei loro prodotti e delle antiche pratiche della Transumanza, riconosciute Patrimonio Immateriale dell’Unesco dal 2019.
Regione Liguria nella programmazione 2014-20 è stata capofila di progetti importanti su questi temi con i progetti Interreg CambioVia (con un budget di 2,3 milioni di euro, di cui 702.600 per la Regione Liguria) e nell’ambito del più ampio strategico Biodivalp (oltre 10 milioni di euro di cui per il territorio ligure circa 2 milioni), il progetto Probiodiv (con un budget totale di 1,8 milioni di euro, di cui circa 400.000 euro per il territorio ligure), più un’ampia famiglia di progetti (Alpimed Patrim, Recovalx, Tris) coerenti nella loro azione tra tutela e sviluppo agrosilvopastorale e turistico.
Ora, raccogliendo il testimone di tutto questo articolato quadro di progettazione, ripartono i nuovi CambioVia – Pro e In Pratica che si sono aggiudicati dal programma transfrontaliero Italia-Francia Marittimo un finanziamento complessivo nuovamente importante: già dopo questi primi bandi rasenta i 3,5 milioni di euro con una ricaduta sul territorio della regione per circa 1,2 milioni.
In accordo con il partenariato della Toscana, Sardegna, Corsica e Region Sud e con i numerosi soggetti territoriali coinvolti, CambioViaPro avrà come capofila Regione Liguria, mentre INN Pratica (Comunità di pratica transfrontaliera per l’innovazione in agricoltura e la transizione ecologica e digitale) avrà come capofila l’Università di Sassari. Molti i soggetti territoriali coinvolti per garantire un’importante azione sinergica sul fronte della conservazione della biodiversità e dello sviluppo del territorio montano. Collaboreranno infatti ANCI e i Parchi regionali delle Alpi Liguri, Beigua, Antola, Aveto e Montemarcello Magra, Arpal, le Camere di Commercio di Genova e delle Riviere, Filse, l’Agenzia in Liguria e l’Università di Genova con Economia ambientale e di Storia, con il coinvolgimento delle aziende del territorio, di produzione, di distribuzione e ristorazione.
Con CambioVia e Probiodiv si sperimenta un modello nuovo per attribuire valore ai prodotti, sulla base di meccanismi di economia sostenibile, per rilanciare l’economia della montagna. L’obiettivo è promuovere effetti positivi su tutta la filiera: rafforzare le comunità, puntare al ripopolamento e all’insediamento di giovani con nuovi progetti, senza tralasciare le opportunità legate alla ristorazione e al turismo enogastronomico e ambientale.
“Per questo abbiamo presentato oggi – dice il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, Allevamento e Marketing territoriale Alessandro Piana - la pubblicazione finale di ‘CambioVia’ e il programma delle azioni di ‘CambioVia pro e In Pratica’. I nuovi interventi sui prossimi tre anni partono dagli aspetti ambientali come quelli per il miglioramento dei pascoli anche attraverso tecniche innovative di utilizzo delle sementi naturali e del fiorume. Ci saranno anche azioni a supporto del tessuto produttivo e della costruzione di reti di impresa, iniziative di formazione, informazione e coaching, connessione tra l’offerta di prodotti ad alto contenuto di qualità ambientale e la domanda sempre più attenta alla ricerca di qualità, salute e benessere. Fattori naturalmente associati alla fruizione turistica. Il collegamento dei produttori con il mondo della ristorazione valorizza il prodotto attraverso la catena del turismo, mentre le azioni di formazione e coaching verso le aziende saranno di stimolo a modalità organizzative e gestionali più efficaci”.
Con questi progetti si realizza un mix di azioni concrete e si porta a contatto con il grande pubblico il valore di questi mondi preziosi e nascosti nel contesto delle opportunità della nuova programmazione europea.
“Biodiversità, comunità e territorio – conclude Piana – sono gli assi portanti dei Progetti ‘CambioVia e CambioVia pro’, che valorizzano le specificità della Liguria, a partire dalle comunità che hanno tramandato una cultura di equilibrio e di tutela delle aree interne, per svelarle agli occhi dei visitatori con tutta la loro autenticità. Sono comunità custodi e allo stesso tempo da custodire e valorizzare. Regione Liguria promuove e supporta il modello sociale ed economico di queste comunità capaci di creare valore per le generazioni presenti e future”.