Eventi - 11 dicembre 2023, 18:23

Imperia, incontro dedicato all'Alzheimer condotto dal professore Massimo Tabaton (foto)

Appuntamento promosso dalla Società di Mutuo Soccorso Dott. Raineri

Si è svolto nella biblioteca civica di Imperia, l'incontro sull’Alzheimer - patologia di natura degenerativa annoverata tra le principali cause di disabilità per gli anziani - condotto dal professore Massimo Tabaton, neurologo e docente universitario, con all’attivo 22.000 citazioni scientifiche.  (www.massimotabaton.it)

L’appuntamento, giunto alla 7° edizione, è stato promosso dalla Società di Mutuo Soccorso Dott. Raineri di Imperia, ed è stato moderato da Roberto Guidarini - consigliere di quest’ultima - che ha sottolineato la volontà, insieme ai relatori, di approfondire quest’argomento per conseguire una maggiore consapevolezza sulla patologia, sulle terapie e sulla riduzione dei fattori di rischio, perché “Questa patologia colpisce circa 700mila pazienti in Italia, e ne coinvolge altre 3 milioni tra familiari, amici, caregivers”.

Sui dati statistici e sui 12 fattori di rischio modificabili si è concentrato poi il breve intervento di Tiziana Naclerio, presidente della Soms Dott. Raineri: “I dati dell’OMS sulle previsioni future sono preoccupanti: attualmente nel mondo ci sono 55 milioni di persone affette da demenza, di cui il morbo di Alzheimer rappresenta tra il 60 e il 70% dei casi, un numero destinato a crescere molto velocemente. 

Con l’aumento dell’aspettativa di vita, si stima che le persone affette da demenza diventeranno 78/80 milioni entro il 2030 e 140/150 milioni entro il 2050”  - ha poi proseguito  - “ agendo sui 12 fattori di rischio modificabili (tra cui l’ alimentazione, il fumo, la sedentarietà, l’obesità, l’eccessivo consumo di alcol….) si potrebbe ritardare, o addirittura ridurre, fino al 40 % dei casi di demenza previsti a livello mondiale entro il 2050”.

La parola è passata infine all’atteso intervento del  professore Massimo Tabaton: La causa prima della malattia di Alzheimer è l'accumulo di beta-amiloide, una molecola che innesca un meccanismo che determina la degenerazione dei neuroni.  Sono tre le terapie, basate sull'uso di anticorpi  che eliminano la beta-amiloide dal cervello, approvate  dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti in seguito alle sperimentazioni che hanno dimostrato una diminuzione della progressione della malattia. Ci sono, però, degli effetti collaterali che richiedono controlli, come una risonanza magnetica ogni mese per verificare l’esistenza di eventuali micro emorragie”.

Alle domande del pubblico su come accedere a tali terapie, ha risposto: “In Europa non sono ancora state approvate, probabilmente a causa degli effetti collaterali, se l’Ema (l’ente europeo che regola i farmaci) le approverà, l’Aifa italiana facilmente seguirà le direttive Ema”.