C’è davvero moltissimo della nostra provincia nella storica vittoria della Coppa Davis di oggi, arrivata al termine del match tra Sinner e De Minaur. Soprattutto nella racchetta di Matteo Arnaldi, sanremese che nell’ultimo anno è cresciuto tantissimo e che ha dato un apporto fondamentale al ritorno dell’insalatiera d’argento nel nostro paese, la seconda dopo la vittoria in Cile del 1976.
Matteo ha messo un po’ di paura agli azzurri, nei quarti finale contro l’Olanda, anche se si è trattato di una sconfitta di misura (con tre match point falliti) che non ha però intimorito il capitano della nazionale, Filippo Volandri, nella scelta sullo stesso Arnaldi, oggi nella finale contro l’Australia. Una fiducia ben ripagata, visto che il matuziano ha giocato un match straordinario, spianando la strada al nostro numero uno, Jannik Sinner. E anche lui ha qualcosa dell’estremo ponente ligure, visto che a Bordighera, si allenato per tanti anni, al centro sportivo di Riccardo Piatti.
Sinner è stato il protagonista della semifinale contro la Serbia visto che, dopo la sconfitta di Musetti, doveva affrontare il numero uno al mondo, quel Novak Djiokovic che aveva appena vinto le finals di Torino, proprio contro il nostro miglior tennista. La vittoria contro Nole e la maiuscola prestazione in doppio, ha portato la nazionale italiana a giocarsi nuovamente una finale, questa volta da favorita.
L’ottava finale (1960, 1961, 1976, 1977, 1979, 1980, 1998 e 2023) è stata anche una rivincita, visto che l’Australia ci aveva negato la vittoria per ben tre volte. E quindi il ‘nostro’ Matteo e il ‘quasi’ bordigotto Sinner hanno trascinato la nazionale italiana alla leggendaria insalatiera d’argento.
Per Arnaldi, ne siamo certi, sarà un ritorno trionfale a Sanremo. Quando Matteo tornerà nella città dei fiori sarà un momento da non dimenticare, come quello che il tennis ha vissuto quest’oggi per il nostro paese. La Coppa Davis torna in Italia dopo quella tanto discussa finale di Santiago del Cile e lo fa grazie ad un sanremese.