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Politica | 22 novembre 2023, 12:31

Al termine di una lunga notte di discussione il Consiglio regionale ha approvato il Piano Socio Sanitario

Il Piano è il documento di programmazione sanitaria e sociosanitaria che definisce le linee strategiche dell’organizzazione territoriale, degli ospedali e delle attività di prevenzione della Liguria

Al termine di una lunga notte di discussione il Consiglio regionale ha approvato il Piano Socio Sanitario

Con 19 voti a favore (maggioranza) e 12 contrari è stata approvata la Proposta di deliberazione 70 'Piano socio sanitario della Liguria 2023-2025'. Il Piano è il documento di programmazione sanitaria e sociosanitaria che definisce le linee strategiche dell’organizzazione territoriale, degli ospedali e delle attività di prevenzione della Liguria ed è stato predisposto da ALiSa (Azienda ligure sanitaria) in coerenza con gli indirizzi di programmazione nazionale.

Il Piano prevede l’attivazione di una Casa di Comunità per l’erogazione di servizi, anche di telemedicina e tele-assistenza. Le aggregazioni dei Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta avranno la sede nella Casa di comunità oppure le saranno collegate funzionalmente. Le Case di comunità hanno equipe multi professionali (MMG, PLS, Specialisti, Infermieri) e sono messe in rete con gli ospedali di comunità, hospice, strutture sociosanitarie extra ospedaliere e con l’attività ospedaliera. L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria con una funzione intermedia tra il domicilio/residenzialità sociosanitaria e il ricovero ospedaliero per  ricoveri brevi a bassa e media intensità di cura. In Liguria sono previste 32 Case di Comunità e 11 Ospedali di Comunità.

Prevede la realizzazione di tre nuovi ospedali: Erzelli a Genova, Felettino alla Spezia e un ospedale a Taggia. Sono previsti l’accorpamento funzionale del polo ospedaliero di Villa Scassi con l’IRCCS San Martino, con la costituzione di un’Azienda Ospedaliera Unica e l’integrazione funzionale fra il polo ospedaliero Padre Antero Micone di Sestri Ponente e Ospedale Evangelico di Voltri. Le centrali del 118 diventano tre in Liguria. L’attivazione del numero unico 116117 per le cure mediche non urgenti rappresenta il servizio telefonico gratuito alla popolazione, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale. La programmazione regionale prevede 9 punti nascita presso Asl1, Asl 2 (n.2 punti nascita), Asl 3 (San Carlo di Voltri, Ospedale Galliera, Policlinico San Martino, Istituto G. Gaslini), Asl 4 e Asl 5.

Claudio Muzio (FI) ha annunciato voto favorevole al provvedimento in quanto sarà un provvedimento che permetterà, in particolare, di realizzare le Case di Comunità e di valorizzare il rapporto con il territorio. Il consigliere ha difeso il ruolo strategico di ALiSa. Muzio ha sottolineato che la Regione ha margini di manovra limitati e ha criticato la strategia adottata dalla minoranza, che aveva presentato 137 emendamenti e oltre un centinaio di ordini del giorno.

Angelo Vaccarezza (Cambiamo con Toti presidente) ha espresso un giudizio politico positivo sottolineando la presenza assidua dei consiglieri di maggioranza durante la seduta-fiume che, dunque, hanno saputo dimostrare compattezza. Il consigliere ha ribadito la qualità del Piano socio sanitario 2023-2025 in quanto salvaguarda servizi importanti per il territorio come la rete di emergenza e urgenza e ha criticato il tentativo di filibustering organizzato dai gruppi di minoranza.

Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha ribattuto difendendo le proposte che i gruppi di minoranza avevano avanzato per migliorare il piano socio sanitario svolgendo un ruolo costruttivo. Il consigliere ha criticato la presentazione da parte della maggioranza di un maxiemendamento che ha sostituito il provvedimento che era stato esaminato per settimane nella II Commissione Salute e sicurezza sociale, compiendo un atto di forza.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) ha annunciato il suo voto contrario al provvedimento e ha criticato la situazione attuale in cui si trova la sanità ligure rispetto al 2015 i cui livelli assistenziali – ha detto - starebbero progressivamente calando. Il consigliere ha criticato, inoltre, l’assenza di trasparenza nella procedura in cui la giunta, sia nel caso dell’approvazione del Piano sia in passato, ha presentato alcuni provvedimenti e ha annunciato iniziative per contrastare l’applicazione del Piano.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha ribattuto alle accuse dei consiglieri della maggioranza sottolineando che il presidente Giovanni Toti nella prima parte della seduta aveva annunciato che la maggioranza non avrebbe votato le proposte della minoranza e ha definito la presentazione del maxiemendamento che ha sostituito il Piano un atto di arroganza politica. Il consigliere ha annunciato il voto contrario di tutto il gruppo al Piano sociosanitario.

Sergio Rossetti (Gruppo misto-Azione) ha criticato il fatto che l’esame del provvedimento sia stato calendarizzato in una seduta di un solo giorno, ha ricordato le decine di audizioni fatte nell’esame del provvedimento in II Commissione, in cui sono state denunciate carenze del sistema sanitario ligure e suggerito proposte che non hanno trovato spazio nella stesura definitiva del Piano, costringendo la minoranza a presentare numerosi emendamenti e ordini del giorno.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha annunciato il voto contrario del gruppo al Piano socio sanitario 2023-2025 e ha accusato la maggioranza di cambiare le regole del gioco durante le procedure di approvazione e la giunta e sempre la maggioranza di non avere avuto un reale interesse per migliorare la sanità ligure attraverso al Piano che – ha detto - resta un atto burocratico, molto distante dalle esigenze dei cittadini e rinvia la soluzione dei problemi.

Stefano Balleari (FdI) ha criticato i consiglieri di minoranza per avere presentato oltre duecento fra emendamenti e ordini del giorno che rappresentavano – ha detto - un segnale di belligeranza costringendo la maggioranza a prendere le contromisure. Il consigliere ha rilevato che l’opposizione ha confuso il Piano socio sanitario con il funzionamento dei singoli ospedali, che esula dalle competenze del provvedimento e ha ribadito il lavoro di ascolto svolto dall’assessore prima di elaborare il piano.

Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha dichiarato che il Piano mette al centro la persona, sviluppa l’integrazione dei territori, l’assistenza domiciliare, la prevenzione, il contrasto alle liste di attesa per accrescere le prestazioni e contro la migrazione sanitaria fuori Regione e, infine, ha ricordato lo sforzo per arginare la carenza di personale sanitario. Secondo il consigliere il provvedimento migliorerà i livelli assistenziali e ha annunciato un voto convintamente favorevole da parte del gruppo.

Stefano Anzalone (Gruppo misto-Progresso Ligure) ha annunciato il voto favorevole al provvedimento e ha ringraziato gli uffici che hanno affiancato i lavori dell’aula e il personale sanitario che svolge un grandissimo lavoro. Il consigliere ha sottolineato che negli ultimi dieci anni le scelte politiche nazionali hanno ridotto i livelli di assistenza così come le decisioni assunte e i tagli operati da altre amministrazioni della Regione Liguria.

Davide Natale (Pd-Articolo Uno) ha ricostruito l’iter del Piano socio sanitario e ha ricordato che prevede l’accorpamento di alcune asl dopo la costruzione dei nuovi ospedali e che tradurrebbe come servizi di elezione poli che si occuperanno, in realtà, di emergenza. Il consigliere ha ricordato le lunghe liste di attesa per esami di diagnostica delle immagini e altri accertamenti radiologici rilevando che la situazione della sanità, prima dell’amministrazione Toti, era in una situazione migliore.

Lilli Lauro (Cambiamo con Toti presidente) ha accusato i consiglieri di minoranza di non essere politici di qualità e di non essere adeguati a svolgere il ruolo di opposizione. Lauro ha illustrato le novità e le migliorie introdotte nella sanità ligure dall’amministrazione Toti e l’impegno assunto per abbattere le liste di attesa. Il consigliere ha ribadito il voto favorevole al provvedumento.

Il presidente della giunta Giovanni Toti ha ribadito le convinzioni maturate sul Piano socio sanitario e ha sottolineato che il numero sproporzionato di emendamenti e ordini del giorno presentati dalla minoranza erano addirittura il doppio del testo in discussione e questo – ha detto – suonava come provocatorio e interdittivo rispetto all’approvazione del documento. Toti, infine, ha ringraziato, in particolare Angelo Vaccarezza per il contributo al documento, il presidente del Consiglio Gianmarco Medusei per la gestione equilibrata dell’Assemblea nella seduta–fiume e ha ringraziato la maggioranza per la compattezza dimostrata.

Prima di votare il provvedimento i gruppi di minoranza hanno presentato 80 ordini del giorno collegati al Piano sanitario regionale: 10 di Sergio Rossetti (Gruppo misto-Azione), 4 del Mov5Stelle, 34 del gruppo Lista Ferruccio Sansa presidente, 32 del gruppo Pd-Articolo Uno.

E stato approvato solo il seguente ordine del giorno: Formazione e assunzione di operatori sociosanitari

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno 963, presentato da Sergio Rossetti (Gruppo misto-Azione) che impegna la giunta a utilizzare il Fondo sociale europeo per avviare al più presto ulteriori corsi di formazione gratuita per operatori socio sanitari e a far scorrere le graduatorie vigenti per assumere altri operatori, compatibilmente con le esigenze delle asl e con la relativa sostenibilità economica.

Il presidente della giunta Giovanni Toti ha risposto alle accuse di alcuni consiglieri di minoranza rispetto alle bocciature da parte della giunta degli altri ordini del giorno presentati: "Ritengo l’insieme dei vostri ordini del giorno - ha detto - un combinato disposto di una tecnica d’aula legittimo, ma strumentale e, allo stesso identico modo, senza entrare nel merito, bocceremo tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno che arriveranno in aula ogni volta che ci saranno filibustering di questo tipo".

Redazione

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