Attualità - 21 novembre 2023, 17:32

Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: le iniziative della Cooperativa Sociale Jobel (foto)

"Spiegare ai più piccoli i i propri diritti è necessario, per crescere persone consapevoli e attente", spiega la dott.ssa Manuela Bruno

Sono passati 34 anni dall'adozione della convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini e le bambine come aventi diritti sociali, civili, politici, culturali ed economici, ovvero  “La convenzione ONU per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza”, approvata il 20 novembre 1989.

Da sempre Jobel pone grande attenzione ai diritti dei bambini e delle bambine durante tutto l’anno educativo, ma in modo particolare, in occasione della giornata dedicata, tutti i servizi alla prima infanzia gestiti dalla cooperativa si soffermano sul tema.

La celebrazione di questa ricorrenza, infatti, è sempre un’occasione per diffondere cultura dell’infanzia e portare fuori dai servizi l’idea di bambino e la filosofia educativa che Jobel persegue. Per questo, il fil rouge che lega tutte le iniziative riguarda il coinvolgimento attivo di famiglie e cittadinanza. 

All’interno dello 0-6 di Bastia d’Albenga (nido “Fate e Folletti” e scuola dell’infanzia paritaria “S.S.Annunziata”) i bambini e le bambine hanno provato a rispondere alla domanda “Che cos’è un bambino?”, mentre è stata rivolta a genitori e cittadini di Bastia la domanda “Quando io ero bambino/a…”. Dalla raccolta dei pensieri, degli aneddoti e delle risposte ottenute dalle interviste è nato il libro “Infanzie intrecciate” e alcune copie sono state distribuite sul territorio, a disposizione di chiunque desideri consultarle. 

Le educatrici e i bambini e le bambine del Nido d’infanzia “Villa Peppina” hanno chiesto alle famiglie e agli abitanti del quartiere di lasciare un pensiero, una foto o un ricordo di quando erano bambini, possibilmente collegato alla città di Sanremo, all’interno di apposite scatole. Con il materiale raccolto è stata poi allestita una piccola mostra presso il parco adiacente al nido, che sarà visibile anche nei prossimi giorni. 

Il nido “U Tam Tam” di Boissano e il servizio domiciliare “Le Bollicine” di Taggia si sono concentrati sull’importanza del materiale di recupero. In particolare, a Boissano è stata presentata l’idea di un laboratorio con le famiglie che si terrà la settimana prossima, mentre a Taggia è stata condivisa con i commercianti una documentazione relativa al gioco destrutturato, per raccontare perché e come vengono utilizzati i materiali di scarto e quale valore hanno per  lo sviluppo dei bambini, chiedendo di raccogliere e donare materiali di riciclo al nido, così da rendere i negozianti partecipi dell’educazione dei bambini e delle bambine. 

Il nido “Abbracciaperte” di San Bartolomeo e i nidi comunali di Imperia, “I Cuccioli” e “Gli Scoiattoli” hanno accolto l'invito da parte del Distretto sociosanitario n.3 a soffermarsi sul diritto alla famiglia, all'affido familiare e alla famiglia "d'appoggio". Ogni bambino e ogni bambina, in ogni luogo e sempre, ha diritto a vivere in un luogo sicuro, in una casa che non sia solo rifugio concreto, ma anche e soprattutto spazio abitato dalle cure e dall'amore. A San Bartolomeo, dopo l’assemblea mattutina, è stata proposta la lettura di due albi illustrati: “Che cos’è un bambino?” di Beatrice Alemagna, per mostrare caratteristiche comuni e peculiari di tutti i bambini oltre al bisogno di essere amati; e “In Famiglia” di Sandro Natalini, per raccontare la molteplicità e diversità delle famiglie. Ogni famiglia ha caratteristiche, colori, forme e modalità diverse di relazionarsi ma tutte hanno in comune l’amore reciproco.

Per coinvolgere le famiglie, poi, si è pensato di creare insieme  un “Albero delle famiglie”, chiedendo a ciascuna di esse di rappresentarsi attraverso un semplice disegno in bianco e nero, posto in un allestimento dedicato all’interno nel nido. Le educatrici e i bambini del nido “I Cuccioli”, invece, hanno chiesto a tutte le famiglie di raccontare, attraverso il linguaggio grafico-pittorico, la scrittura e il linguaggio fotografico che cosa fosse per loro “famiglia”. Da ogni traccia grafica, ogni immagine fotografica, ogni racconto, è nato un dialogo a più voci che ha delineato tanti paesaggi familiari. L’equipe educativa ha poi allestito una documentazione sotto il portico del Nido visibile non solo a tutte le Famiglie, ma a tutto il quartiere. Presso il nido “Gli Scoiattoli”, invece, gli spazi del nido, che nella quotidianità raccontano e custodiscono i valori del servizio, sono stati usati per raccontare i diritti fondamentali, attraverso narrazioni e documentazioni. 

Presso la scuola dell’infanzia “Siffredi” di Pompeiana sono stati raccolti disegni e pensieri dei bambini e delle bambine rispetto a “cosa ti piace e cosa non ti piace di Pompeiana?” e  poi sono stati affissi nel centro del paese, chiedendo alla cittadinanza di cercarli, fotografarli e postarli sul gruppo Facebook “Sei di Pompeiana se…”. 

Il micronido “L’isola che non c’è” di Bordighera, infine, ha organizzato un laboratorio creativo aperto alle famiglie e alla cittadinanza, con l’obiettivo di collaborare alla realizzazione di proposte di gioco per i bambini e le bambine, da utilizzare in giardino. Sono stati realizzati una cucina per il gioco simbolico e un percorso per il gioco motorio. 

Siamo convinti che dei diritti dell’infanzia debbano occuparsi gli adulti. Spiegarli ai più piccoli è però necessario, per crescere persone consapevoli e attente. Sono molto orgogliosa del lavoro svolto dai diversi servizi e felice della risposta ottenuta da parte delle famiglie e dei territori”, spiega la dott.ssa Manuela Bruno, Responsabile dell’Area Infanzia della Cooperativa Sociale Jobel.