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Attualità | 07 novembre 2023, 07:14

Rocco Mangiardi, vittima di mafia si racconta: “La 'ndrangheta non esiste solo in Calabria” (foto e video)

"Parlo con i giovani per dare speranza", dice l'imprenditore e testimone di giustizia ospite di Libera a Sanremo

Rocco Mangiardi, vittima di mafia si racconta: “La 'ndrangheta non esiste solo in Calabria” (foto e video)

Rocco Mangiardi, imprenditore calabrese e testimone di giustizia, ha raccontato la propria storia alla Federazione operaia di Sanremo, intervistato dalle ragazze e i ragazzi del Presidio Libera Rosario Livatino e degli Amici del Liceo Cassini.

All’eccesso di prudenza, che potrebbe trasformarsi in complice silenzio, dei rappresentanti politici che ritengono che qui di mafia non si debba parlare, rispondiamo con la voce di Rocco Mangiardi”, così pochi giorni fa aveva scritto il presidio provinciale di Libera.

L'INTERVISTA

Io e la mia famiglia siamo persone libere, non sarebbe lo stesso se avessimo ceduto alle loro richieste”, Mangiardi ha un’attività di autoricambi a Lamezia Terme, in Calabria, e nel 2006 due uomini si presentato in negozio chiedendo 1.200 euro come prezzo per poter continuare a lavorare. Lui rifiuta, denuncia e testimonia, da quel giorno vive sotto scorta: “1.200 euro erano lo stipendio di un mio dipendente, non era giusto dare quei soldi a un uomo che li avrebbe usati per ammazzare qualcuno”.

Grazie alla testimonianza di Mangiardi si è arrivati alla condanna del boss Pasquale Giampà: “Si è presentato nella aula del tribunale ‘imbruttito’, un consiglio dell’avvocato per non farsi riconoscere, ma una persona cattiva la si riconosce anche al buio. Gli ho puntato il dito contro, non sapeva come nascondersi, hanno paura che un uomo ‘piccolo piccolo’, un cittadino qualsiasi dica ‘sei stato tu’. Era sorpreso, dicono che sia stata la prima volta che in Calabria un imprenditore abbia preso posizione in tribunale”.

Educare alla legalità, confrontarsi, divulgare, soprattutto nelle scuole, con i più giovani, diventa un tassello imprescindibile della lotta alla mafia: “Da qualche anno vengo a parlare con i giovani di questa regione, ci vengo con piacere, cerchiamo di seminare speranza. Diciamo loro che la ’ndrangheta non esiste solo in Calabria, dove stiamo cercando di contrastarla con tutti i mezzi.

C’è in corso in Calabria il processo ‘Rinascita Scott’, uno dei più grandi dopo quello di Palermo, la magistratura sta facendo un buon lavoro”, si tratta del il maxi-processo in cui il procuratore Gratteri e i suoi sostituti hanno chiesto condanne per 322 imputati, fino a 4.744 anni di carcere.

In Calabria le cose sono cambiate -prosegue Mangiardi- ogni giorno ci sono confische, arresti, noi ormai li conosciamo, sappiamo chi sono, ma sono pieni di soldi e non potendo investire da noi lo fanno nel resto d’Italia. Andiamo in queste regioni per dare consapevolezza di questo fatto”.

Sara Balestra

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