Verrà presentata tra oggi pomeriggio e domani, dall’avvocato Fabio Scaffidi Fonti, l’istanza di dissequestro del bar ‘Anthony’, esercizio dove si sono incontrati sabato sera a Ventimiglia, il 32enne Peter Enajero, nigeriano da molti anni nella città di confine, colpito a morte dal 26enne Omonke Okoedion che, da sabato sera è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
La conferma arriva dal legale a cui la proprietaria del bar si è rivolta dopo i fatti accaduti intorno alle 19.30 di sabato scorso. L’avvocato ha anche confermato come, la sua assistita, abbia dichiarato di non aver somministrato alcolici ai due nigeriani, ma semplicemente due caffè, come era già emerso sabato scorso.
E’ stata la stessa proprietaria, una volta che i due hanno iniziato la lite fuori dal bar, a chiamare la Polizia: “Come titolare dell’attività - ci ha detto Serena Mudadu - sono a disposizione degli inquirenti, per dare tutto l’aiuto che serve alle indagini. Sicuramente posso confermare che, all’interno del locale, ai due contendenti abbiamo somministrato due caffè. Non sappiamo dove è sia stata presa la bottiglia di vetro ma, voglio sottolineare che, nel maggio scorso, abbiamo chiesto con una Pec ufficiale alla Teknoservice, un bidone più grande e con serratura, affinchè le bottiglie vengano gettate all’interno e non sulla strada come adesso. Ancora adesso sono scossa e siamo profondamente dispiaciuti per il decesso dell’uomo ucciso. Ci siamo rivolti ad un avvocato, che sta lavorando per difendere le nostre ragioni e speriamo che si possa al più presto riaprire la nostra attività”.
Per ora il bar rimane chiuso in attesa dell’istanza che presenterà l’avvocato nelle prossime ore.