E’ piantonato in ospedale di Pietra Ligure (dove è stato trasferito per le ferite riportate e per essere sottoposto ad un intervento chirurgico) in attesa di essere ascoltato dagli inquirenti, il 30enne nigeriano che, ieri sera al culmine di una lite con un connazionale, lo ha ucciso sgozzandolo con il collo di una bottiglia di birra.
I fatti, secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, sarebbero iniziati all’interno di un bar di piazza Cesare Battisti, dove i due stavano prendendo un caffè insieme. Come sia scattata la lite non si sa e solo l’omicida potrà chiarirlo. Sembra, sempre secondo i presenti, che i due abbiano iniziato a litigare e, una volta usciti sul marciapiedi, abbiano agguantato delle bottiglie e si siano affrontati. Nella colluttazione è partito il fendente mortale a collo dell’uomo, che è caduto a terra.
Ferito in diverse parti del corpo, l’omicida è stato fermato pochi instanti dopo dalla Polizia Ferroviaria che segue le indagini insieme al Commissariato frontaliero. Sempre secondo fonti raccolte sul luogo del delitto, l’omicida sarebbe parente di un altro nigeriano che, nei mesi scorsi, aveva accoltellato un altro extracomunitario di fronte alla Chiesa di Sant’Agostino.
Purtroppo la zona attorno alla stazione (e in particolare quel marciapiedi dove si è consumata la tragedia ieri sera) è sempre pregna di extracomunitari che bivaccano sui gradini e bevono birra a volontà. Le liti e le risse sono all’ordine del giorno, ma ieri quella tra i due nigeriani è degenerata ed un uomo ha perso la vita.
Ora verranno acquisite le immagini delle telecamere all'esterno della stazione e della vicina banca per essere analizzate. Sul posto è intervenuto anche il Sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, ed alcuni esponenti dell’Amministrazione. Molte le lamentele di residenti e commercianti della zona che, da tempo lamentano una situazione ormai diventata insostenibile per molti extracomunitari che, come detto, bivaccano tutto il giorno e spesso si ubriacano, molestando i passanti ed i clienti degli esercizi stessi.
Il fenomeno migratorio, da tanti anni al centro dell’attenzione della città di confine, ha spesso creato situazioni simili a quella di ieri e, purtroppo, ogni tanto sono degenerate in fatti criminosi.