"Il Tribunale di Imperia, in composizione collegiale, definitivamente pronunziando nella contumacia del dott. Claudio Scajola, dichiara il difetto di legittimazione passiva del Comune di Imperia, in persona del Sindaco"
"Rigetta l’esaminato ricorso nel merito nonché ogni altra eccezione o domanda. Dichiara irripetibili le spese di lite sostenute dalle parti costituite".
Con queste parole il collegio del Tribunale civile di Imperia ha rigettato il ricorso presentato dai consiglieri di minoranza Ivan Bracco, Lucio Sardi e Luciano Zarbano in merito alla supposta incompatibilità del sindaco Scajola col suo ruolo di commissario dell'Ato idrico.
“Una sentenza molto chiara, dalla quale emerge tutta l’insussistenza del ricorso presentato dai consiglieri Bracco, Sardi e Zarbano. Non ho mai avuto dubbi sull’esito, tantomeno sulla correttezza del mio comportamento.
Accettare il ruolo di Commissario, per lo più a compenso zero, per me non è stato altro che mettermi al servizio della mia comunità in una situazione di estrema emergenza. Questo è come io ho sempre inteso le mie cariche pubbliche.
Mi sia consentita, in ultimo, una battuta: c’è chi pensa di poter fare politica e amministrazione con esposti e ricorsi in Tribunale, magari perché privo di consenso tra i cittadini, ma poi perde anche davanti ai giudici.
Mi auguro che, chiusa questa vicenda, da domani tutti si adoperino per il bene di Imperia, che lo merita, e non più per tentare di distruggere l’avversario". Così il sindaco di Imperia, Claudio Scajola.
Sotto la sentenza