"No Cpr, né qui né altrove". Sono le parole urlate dai cittadini di Ventimiglia, questa mattina, davanti al Comune in occasione dell'incontro istituzionale tra il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sindaco Flavio Di Muro.
Rappresentanti del movimento Non una di meno del ponente ligure, Ventimiglia Progressista, progetto politico di Sinistra Italiana, Europa Verde, Movimento 5 Stelle e mondo civico, di Anpi e cittadini si sono riuniti sul marciapiede davanti al palazzo comunale, con cartelli e striscioni, per protestare, tra urla e cori, contro il Cpr, Centro di permanenza e rimpatrio per i migranti. "Siamo contrari ai Cpr. E' da evitare la costruzione del centro per il rimpatrio perché le persone devono essere libere di viaggiare e muoversi in tutto il mondo. Le frontiere devono essere aperte in tutto il mondo. Dobbiamo costruire dei centri di accoglienza no dei Cpr" - dice Silvana Vinai del movimento Non una di meno.
"Protestiamo per contestare l'apertura a Ventimiglia, e anche altrove, del Cpr. Noi abbiamo sempre proposto un centro di transito che è una soluzione temporanea ma immediata" - dichiara Maria Spinosi di Ventimiglia Progressista - "E' una questione di umanità e di diritto, non c'è soluzione con il Cpr".
"Il Cpr è inutile" - sottolinea Giuseppe Famà di Sinistra Italiana - "Sono persone che vogliono andare in Francia o nel nord Europa, perciò, è una cosa assurda creare dei centri di detenzione a Ventimiglia o altrove. Sono assurdi e anticostituzionali".
Una posizione appoggiata anche dai consiglieri comunali di minoranza Gabriele Sismondini e Cristina D'Andrea. "Alla fine era solo un incontro istituzionale, noi, invece, avremo voluto creare una tavola rotonda con il ministro per portare alla sua attenzione le istanze, le problematiche e le grida di tanti cittadini che sono esasperati" - afferma il consigliere comunale di minoranza Gabriele Sismondini - "Mi auguro che il sindaco offra un quadro preciso della situazione e che vengano ascoltate le idee che abbiamo tirato fuori in queste settimane: un Cpr a Ventimiglia non serve. E' più intelligente creare un centro di transito per le persone che non vogliono rimanere qua ma vogliono passare il confine".
"Ventimiglia è una città messa in ginocchio dall'emergenza migranti, l'unico Pad che è stato inaugurato può ospitare circa 20 persone e non è sufficiente. E' necessaria la riapertura di un centro migranti di identificazione o di transito perché queste persone non vogliono restare qui" - aggiunge il consigliere comunale di minoranza Cristina D'Andrea - "Siamo contrari al Cpr, che danneggerebbe ulteriormente l'immagine di Ventimiglia".