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Politica | 02 ottobre 2023, 07:21

Il ministro Matteo Piantedosi in Riviera per il Centro di permanenza migranti

Potrebbe essere aperto a Ventimiglia, ma si fanno largo anche le ipotesi Taggia o nel Dianese

Il ministro Matteo Piantedosi in Riviera per il Centro di permanenza migranti

Arriva oggi in Riviera in un periodo “caldo” il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con un’emergenza migranti tutt’ora in corso che interessa da vicino il confine di Ventimiglia. Al centro della discussione l’apertura di un Centro di permanenza migranti. Nelle ultime ore, oltre alla Città di confine si è ventilata anche l'ipotesi  che possa venire aperto a Taggia  o nel Dianese.

Le riserve potrebbero essere sciolte durante una riunione in Prefettura a Imperia al termine di sopralluoghi e incontri con le istituzioni.

Intanto sulla questione migranti a Ventimiglia le segreterie di Cgil, Cisl e Uil sono intervenute ponendo l’attenzione non sul numero degli arrivi ma “per l'assenza di una  risposta istituzionale adeguata”. Per i sindacati territoriali “le persone in transito non ricevono assistenza se non dalle associazioni di volontariato e il Pad annunciato ad aprile, inaugurato a giugno e aperto a settembre è un palliativo largamente insufficiente”.

Entrando nel merito dell’emergenza in atto nell’estremo ponente ligure sottolineano come “a dicembre 2022, insieme a numerose associazioni di Ventimiglia era stato chiesto un incontro urgente al ministro Piantedosi. La nostra prima richiesta è stata ignorata come è stata ignorata la seconda istanza alla luce della visita odierna”.

Per le segreterie di Cgil, Cisl e Uilè doveroso che prima di prendere iniziative rilevanti ci debba essere sempre un confronto costruttivo col territorio ma ancora una volta questa attenzione viene a mancare. Entrando nel merito l'idea di un CPR è sbagliata. Una struttura che tratterrà le persone sul territorio (i nostri migranti sono in transito e normalmente, a fatica, attraversano la frontiera). Inoltre sarà punto di attrazione per i migranti indirizzati qui da gli altri territori, andando a peggiorare la situazione. Costerà un sacco di soldi e impegnerà risorse di polizia per garantirne il presidio”. Secondo i sindacatirimpatrierà pochissime persone perché nella maggioranza dei casi mancano gli accordi con i paesi di partenza (in tutto il 2022 sono meno di 400 le persone rimpatriate). Se anche dovesse contenere 200/300 migranti questo rappresenta un contributo minuscolo rispetto al numero delle persone in transito.  Infine, ma non ultimo come importanza, è un luogo di detenzione inumano: le esperienze ad oggi in Italia vedono la totale promiscuità tra persone di provenienza, sesso e situazioni diverse; anche chi non ha commesso alcun reato può trovarsi vicino a soggetti molto problematici,  per non parlare delle situazioni di igiene”.

Confesercenti provinciale consegnerà nelle mani del sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro una lettera indirizzata al presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni: “Abbiamo ritenuto necessario - interviene  il presidente provinciale Ino Bonello - chiedere al Governo un ristoro economico a fronte di un lungo periodo di oltre trent'anni in cui subiamo forti disagi a causa dei continui flussi migratori che vedono Ventimiglia come meta fissa per chi vuole raggiungere la Francia e viene fermato alla barriera di confine. La nostra comunità ha sopportato in modo dignitoso e con forte umanità un fiume di persone, di donne e bambini disperati, di organizzazioni criminali che speculano sulla tratta di umani". 

Diego David

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