“In questi anni le Regioni hanno dimostrato che l’unità d’Italia non è in contrasto con la valorizzazione delle esperienze e le peculiarità di ciascuno. L’unità nelle diversità e la valorizzazione delle autonomie è quello che ha sottolineato nel suo discorso di oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa è la strada e chi ha paura di una maggiore autonomia sbaglia perché non è in contrasto con l’unità del Paese. Se vogliamo che l’Italia corra di più dobbiamo cambiare le regole perché fino ad oggi l’Italia ha fatto fatica a spendere i soldi dell’Europa e per questo è necessario cambiare le regole e responsabilizzare la classe dirigente dei territori, dei comuni e delle città metropolitane, delle Regioni stesse. Questa è l’unica strada per diminuire i divari tra Nord e Sud”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in occasione dell’apertura del 2° Festival delle Regioni e delle Province autonome dal titolo ‘L’Italia delle Regioni’, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, a cui ha preso parte il presidente della Repubblica Segio Mattarella.
In mattinata il presidente Toti ha partecipato anche alla tavola rotonda 'Le grandi infrastrutture motore del paese': “Le infrastrutture della Liguria sono un asset fondamentale per il Paese – ha aggiunto il presidente Toti - essendo il primo sistema portuale, crocieristico e di traghetti del Paese. Nei prossimi anni arriveranno più investimenti che nel resto del Paese, sia dal Pnrr, sia dai Fondi di Sviluppo e Coesione e ora si tratta di mettere a terra i progetti, con serietà. La Liguria ha presentato al Governo solo progetti esecutivi, già pronti per la cantierizzazione, segno che in questi anni Comuni, Autorità Portuale e Regione si sono preparati presentando progetti concreti. Il ministero delle Infrastrutture sta lavorando per dare corso ai progetti della Variante Aurelia della Ferrovia di Ponente mentre il Terzo Valico è uno dei piati forti del Pnrr ed entro il 2026, così come la Diga dovrà essere pronto. Quella diga servirà al Terzo Valico che si congiungerà alla Torino-Lione e questo porterà ad una competitività di sistema per le nostre imprese".
Il presidente Toti è tornato anche a parlare del rigassificatore di Vado Ligure: "Stiamo cercando di fornire al sistema industriale del Paese anche un gas programmabile, con qualche litigata di troppo. Se riusciamo a fare tutto questo abbiamo messo i presupposti per un progetto di sviluppo al quadrante industriale per i prossimi 50 anni. Spesso, riagganciandomi al rigassificatore di Vado Ligure, c’è anche una ragione per dire di no ma c’è sempre una ragione migliore per dire di sì. Ospitare una grande infrastruttura è un ritorno vero di efficienza, ma le opere di compensazione arrivano anni dopo. Abbiamo bisogno, invece, di una legge semplice, come fu la vecchia legge Marsano, che possa far dire ad un sindaco: volete il rigassificatore? allora potete pagare la bolletta del gas la metà per i prossimi anni. C'è bisogno di legare le compensazioni o le opere di accompagnamento al beneficio delle comunità rispetto alla realizzazione di grandi infrastrutture”.
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini (in collegamento), il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga nella veste di moderatore, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente della Regione Molise Francesco Roberti, il presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta Renzo Testolin, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.