Oggi è il ‘Piantedosi day’ in provincia di Imperia, ovvero la visita del Ministro dell’Interno tra Ventimiglia e il capoluogo, per fare una riflessione importante sulla situazione migranti e, in particolare, sulla possibilità di instaurare un Cpr (un Centro di permanenza per i rimpatri) nell’estremo ponente.
Tra proteste dei gruppi ‘solidali’ e ferree misure di sicurezza, il Ministro è entrato in Comune con un leggero ritardo sulla tabella di marcia e si è incontrato con il Sindaco ed una stretta cerchia di Assessori e Consiglieri di maggioranza (con la protesta di quelli opposizione che avrebbero voluto un momento anche loro).
L’argomento era unico e riguardava la situazione migranti nella città di confine, con l’aumento degli arrivi di profughi e i continui respingimenti da parte della autorità francesi. Il tutto, ovviamente, con la possibilità di aprire l’ormai noto Cpr. Il Ministro, dopo l’incontro in Comune, si è soffermato velocemente con gli agenti e i dirigenti della Polizia di Frontiera, che ha la sede accanto al Municipio e, quindi, è risalito sull’auto che lo ha portato ad Imperia.
Intanto, abbiamo voluto fare un giro per la città, dove effettivamente sono pochi i migranti che girovagano mentre la concentrazione massima è sempre nella zona delle Gianchette. Circa un centinaio, questa mattina, quasi tutti sul greto del Roya mentre una pattuglia dei Carabinieri fungeva da presidio fisso.
Spicca sempre, purtroppo, la situazione di degrado e sporcizia, tra il quartiere e le grate (ormai parzialmente divelte), che limitano l’accesso al greto del fiume. Materassi, vestiario, cartoni e immondizia abbandonata che, purtroppo, rende le Gianchette sempre più il ghetto della città. Da sabato scorso, come confermato dal Sindaco Di Muro, le pattuglie fisse rimarranno in zona, per cercare almeno di garantire sicurezza ai residenti.
Intanto, però, mentre il Ministro incontrava Sindaco e Giunta, la situazione delle Gianchette era quella nelle foto.