Politica - 02 ottobre 2023, 22:19

Ciclabile a Diano Marina, gli interventi delle opposizioni in consiglio comunale

Le critiche al progetto dei capigruppo di minoranza Francesco Parrella e Marcello Bellacicco

Il Comune di Diano Marina consente al sindaco di usare la video proiezione durante il Consiglio Comunale a supporto del suo intervento, ma lo nega ai Consiglieri di Minoranza. Il presidente del consiglio Bregolin si è trincerato sul fatto che il consigliere Bellacicco gli ha fatto la richiesta con una Pec e non alla riunione dei capigruppo. Vero, così come è anche vero che la capogruppo di maggioranza Brunazzi, nella stessa riunione non ha assolutamente parlato di video proiezione da parte del sindaco.Quindi, Za Garibaldi può fare ciò che vuole, mentre ai consiglieri di minoranza si applicano le clausole burocratiche. Evidentemente, a Diano Marina esistono gli elettori di serie A, quelli del sindaco e di serie B quelli della minoranza”. È iniziato con una polemica l’intervento del capogruppo della lista civica ‘Diano Marina”  Marcello Bellacicco nella seduta di stasera del consiglio comunale aperto sulla ciclabile a Diano Marina.

L’intervento di Bellacicco

Siamo contenti se arriveranno i fondi per l'Incompiuta, oltre 8 milioni di euro perché si potrà, probabilmente, risolvere un problema di decenni. Tuttavia, a meno che non sussista una delibera di giunta regionale che non conosciamo, si tratta di una disponibilità che deriverebbe da un accordo firmato dal presidente della Regione Giovanni Toti con il ministro Fitto solo il 22 settembre scorso. Tenuto conto delle decine di proclami mai realizzati negli ultimi anni riteniamo di essere molto cauti. Comunque, sarebbe un obiettivo conseguito dalla Regione e non da questa amministrazione. Un ricordino da parte di un assessore regionale che è già' venuto in passato a chiedere voti e probabilmente tornerà prossimamente. Necessario ricordare, invece, ciò che ha fatto questa amministrazione. Nel 2018, Diano Marina è l'unica cittadina della Riviera che prevede il passaggio della ciclabile sull'Aurelia e non sul sedime ferroviario. Gli amministratori hanno sempre attribuito alla Regione Liguria la paternità, invece, nel consiglio 30 marzo, il sindaco Za Garibaldi ha ammesso il coinvolgimento del Comune. Con la Ciclabile sull’Aurelia, l’amministrazione spende più di 600.000 euro per realizzare parcheggi nella ex stazione ferroviaria che era in ‘comodato d'uso’, un lavoro a cui la stessa Sovrintendenza da assenso temporaneo. Soluzione quella dell’Aurelia, tecnicamente molto difficile, ma anche non in linea con criteri del Pnrr, che finanzia l'opera solo se si utilizza l'ex sedime ferroviario. Ma come la mettiamo con i parcheggi appena realizzati alla ex stazione? E col progetto di percorso alternativo ‘modello gimkana’, per le vie di Diano Marina? Nel consiglio comunale del 27 aprile scorso, Za Garibaldi ha affermato che parte della ciclabile passerà sul sedime della stazione. Il 5 luglio visioniamo il progetto ed effettivamente una delle corsie passa per la stazione, mentre l'altra ‘gimkana’ dietro la stazione. Poi, entrambe passano davanti alle scuole e attraversano il torrente Evigno su un nuovo ponte, senza prevedere però una soluzione di uscita su via Campodonico. Una quindicina di giorni fa, esce fuori un nuovo progetto, che fa passare entrambe le corsie dalla stazione, ma esce dal sedime all'altezza di Villa Scarsella, per rientrarci dopo la palestra delle scuole, utilizzando il ponte in ferro per scavalcare il San Pietro. il nostro stupore è servito? È il 4° progetto diverso per la ciclabile di Diano, di cui 3 nell'ultimo anno. abbiamo esaminato il progetto nei vari tratti.


TRATTO INCOMPIUTA – VIA TORINO  Non è assolutamente chiaro come potrà passare la ciclabile in discesa. Poi ci sono problemi per i parcheggi per i numerosi hotel in zona 

TRATTO VIA VILLEBONE – PIAZZA MAMELI  

Non abbiamo riscontrato particolari criticità, perché la ciclabile passa sul sedime. 

TRATTO PIAZZA MAMELI – TORRENTE EVIGNO 

E' il tratto maggiormente critico. La ciclabile si immette dal sedime sulla strada, provocando una ‘chicane’ che rende difficoltoso il traffico pesante, esempio autobus che devono raggiungere gli hotel. Ci sono due zone fortemente critiche, come Villa Scarsella e le Scuole (Matteotti), che vengono costeggiate dalla ciclabile. Per far passare la ciclabile sarà probabilmente necessario abbattere i platani. L'attuale tracciato prevede ben 5 passaggi della ciclabile sulla strada, mentre se passasse sempre sul sedime sarebbero solo 3. 

TRATTO TORRENTE EVIGNO – CA' ROSSA 

Non si comprende come sarà il collegamento tra Via Saponiera e la zona di Viale Kennedy come si può vedere le criticità maggiori sono proprio nel tratto in cui questa amministrazione si incaponisce a tenere fuori dal sedime il tracciato. Allora ci chiediamo il motivo. Probabilmente, questa non è semplice testardaggine, ma un approccio premeditato, che si lega ai lavori fatti per i parcheggi poco tempo fa e che son costati più di 600.000 euro. È ovvio che dover fare nuovi lavori dove si sono spesi già' molti soldi, soprattutto se ciò deriva da una scarsa capacità' di pianificazione e di programmazione, potrebbe costituire un motivo di grande interesse della corte dei conti, che potrebbe ravvisare una danno erariale. Tanto più che si sapeva da molto tempo che sul sedime ferroviario dovranno passare anche i tubi di acqua e fogna posati da Rivieracqua. Infatti, da quanto ci risulta, Rivieracqua interpellò l'amministrazione per far coincidere i lavori di posa dei tubi con quelli, quantomeno dei parcheggi, ma ricevette una risposta negativa, perchè, in prossimità delle elezioni comunali, i parcheggi si dovevano fare, per di più su un'area ancora solo in comodato d'uso dalle ferrovie. E ora ci troviamo con parcheggi da 600mila euro fatti, i lavori dei tubi da fare dove ci sono i parcheggi costati una cifra e una ciclabile violentata nel suo percorso. Tutto questo perché? Chi ne risponde di tutto questo? Noi crediamo che i cittadini sappiano perfettamente chi sia il regista di questo scempio amministrativo, senza che sia necessario nominarlo qui apertamente. Un'ultima ma non ultima riflessione. I finanziamenti Pnrr prevedono che la ciclabile sia fatta sul sedime ferroviario. Questa amministrazione ha deciso che un buon tratto del percorso cittadino passerà invece fuori. E allora ci chiediamo, chi paga questa ‘divagazione’ del percorso? Il Comune? La Regione? Comunque sia son sempre soldi dei contribuenti dianesi che si sarebbe potuto risparmiare.

Intervento Francesco Parrella (Diano Domani)

Ringrazio il pubblico per la presenza ed il sostegno all’iniziativa,in primis lista e i sostenitori’. La genesi   del consiglio comunale monotematico in modalità aperta risale al marzo-aprile 2022.La nostra idea di pista ciclabile è tracciato dell’ex ferrovia, funzionale, immediato, sicuro, coerente al resto. Occorrono lavori presso la vecchia stazione e in  zona  via Battisti e Via Sancatarina- via lucus bormani). I limiti sono l’uscita parcheggio con piastrelle, degrado e sporcizia e  varco pedonale via Capocaccia, blocchi laterali con cemento grezzo, cordoli rotti, pochi posti auto con carreggiata di 9 metrit., auto su piastrelle e pedoni su asfalto colorato, verde pubblico carente con affidamento esterno a 40.000 euro. La nostra idea  prevede aree di sosta limitrofe al centro cittadino, ampliate fino a via Villebone x sanare degrado della zona, il coordinamento lavori di posa conduttura acquedotto del Roja. Abbiamo dubbi sull’Incompiuta, uscita Incompiuta su via Sant’Elmo -via Torino, rotonda via Agnese, rotonda via Villebone, vecchia stazione/torrente Evigno (fuori tracciato ex sedime), ponte “nodo evigno”, via Giaiette-via Ca’ Rossa e nuovi ritardi con stralcio, collegamento Statale con l’entroterra e la stazione di Diano, oltre ai tempi di realizzazione 

Sara Balestra-Diego David