"Il nostro gruppo si riconosce nell'idea di dare nuova vita e soprattutto nuovo valore, non solo materiale, alle cose e agli oggetti che il nostro stile di vita ci ha portato a ritenere inutili o superati. Il centro è anche parte di una scelta strategica di risparmio di materie prime ed energia e specialmente di riduzione dei rifiuti", lo hanno detto le consigliere del Gruppo misto Laura Amoretti e Silvia Mameli, in pratica al loro debutto in consiglio comunale.
"Venendo ora nel vivo dell’oggetto della discussione, il regolamento proposto, pur sempre migliorabile, ci pare allineato a quello di altri comuni. Dal momento però che tutto può essere migliorabile, la nostra attenzione si è focalizzata su 2 punti: Come primo punto richiamiamo la delibera del Consiglio regionale della Liguria n. 954/2019, che nella parte relativa alla comunicazione e incentivazione, recita testualmente, 'Da parte dei Comuni del territorio di riferimento è inoltre auspicabile l’adozione di un sistema di incentivazione alla consegna dei beni che operi principalmente mediante un meccanismo premiante in termini di riduzione tariffaria al cittadino'. Inserire, quindi, un’azione premiante nel nostro regolamento incentiverebbe e motiverebbe tutti quei cittadini che non sono ancora del tutto sensibili all’importanza delle funzioni di tale centro".
"Come secondo punto, ma non per ordine di importanza, la location del centro che non ci pare risponda pienamente alle esigenze di funzionalità. Infatti, richiamiamo nuovamente la già citata delibera del Consiglio regionale della Liguria n 954/2019 in fatto di ubicazione segnala che dovranno essere ritenuti preferenziali siti coerenti al comma 1bis dell'articolo 180bis del d.lgs 152/2006: un centro del riuso sito entro e comunque presso i centri di raccolta comunali dei rifiuti urbani possibilmente con ingresso comune, favorisce una migliore intercettazione delle utenze e l'interconnessione della gestione permettendo una migliore sensibilizzazione dell’utenza".
"Noi ci rendiamo contro dell'estrema difficoltà di reperire locali con tali caratteristiche, ma ci teniamo a sottolineare che tale limite strutturale depotenzierà in parte la funzionalità del centro. Infine segnaliamo l'esigenza di un attento rapporto tra servitù richieste e servizi resi, a questo proposito vorremmo segnalare che la location scelta oggettivamente grava come ulteriore servitù al quartiere di Castelvecchio, quartiere che presenta già criticità, infatti Castelvecchio è già abbastanza degradato per varie servitù soprattutto di viabilità che rendono difficile la qualità della vita e perché ne va del risultato dell'amministrare".
"Proprio per questo, come in seguito meglio preciserà la consigliera Mameli nella dichiarazione di voto, riteniamo opportuno che l’Amministrazione ritiri la pratica e ripensi ad una location diversa".