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Attualità | 14 settembre 2023, 10:28

Per chi suona la campanella, il primo giorno di scuola di ragazzi e presidi

Le speranze di studenti e dirigenti scolastici

Per chi suona la campanella, il primo giorno di scuola di ragazzi e presidi

La campanella del primo giorno di lezioni del nuovo anno scolastico era obbligata ma non per tutti. Soltanto le nuvole di oggi mitigano il ricordo dell’estate che è lontana, invece, per chi ha anche compiti organizzativi. “Mi mancano 2 docenti sui 70 in organico, – ammette Paolo Auricchia, dirigente dei Licei Scientifico e Classico – Le nomine sono state veloci ed efficienti”.

Organici a posto, quindi, o con carenze limitate. “Ho 5 docenti in meno rispetto alle dotazioni – afferma Serena Carelli, dirigente del Comprensivo Boine – Possiamo iniziare l’anno senza grandi problemi”.  Gli studenti di quest’anno, insomma, possono stare tranquilli, anche quelli che iniziano un nuovo corso.

Mi piace il mare, faccio escursioni subacquee – spiega Lila Le Ray-RutaPer questo ho scelto il Nautico e tutte le mattine viaggerò da Ventimiglia dove abito: credo di aver fatto una buona scelta”. Scelte delle medie superiori legate a tanti variabili fattori. “Ho deciso per il Liceo Scientifico – afferma Ilaria Basso per il semplice fatto che, dopo il diploma, vorrei iscrivermi a medicina”.

Ma esistono anche ragioni didattiche. “Ho scelto la sezione Scienze applicate dello Scientifico – dichiara Greta Maffone, pendolare da Pieve di TecoMi hanno attirato le specifiche materie del corso e hanno condizionato le mie decisioni”.

E ancora. “Ho scelto la sezione Turismo dell’Istituto Ruffini – spiega Giulia Scarella al primo giorno di scuola – Mi piacciono le materie di questo corso di studi”. T

ra gli studenti che, questa mattina, hanno letteralmente invaso piazza Roma e le altre vie vicine c’è anche chi è disposto a sacrifici. “Tutte le mattine parto da Ventimiglia alle 6 e 30 – racconta Jacopo, quarto anno di Nautico - e ritorno a casa alle 15: sarà la mia vita per cinque anni”. Sacrifici non per tutti. “Avrei preferito la spiaggia” ammette candidamente Raul Garbato, secondo anno di Nautico, che trova altri favori. “La scuola inizia troppo presto – il parere di Cristian Cane, primo anno del Ruffini – Sarebbe meglio iniziare a ottobre, come una volta”.

Ma esiste chi, invece, ha ormai rinunciato all’estate. “Settembre va benissimo – giudica Simone Barbieri, quinta Nautico e futuro ufficiale di coperta – Siamo carichi per l’ultimo anno e per il diploma”.

Se gli studenti sono pronti anche la scuola è preparata. “Le chiamate hanno funzionato, il mio organico è completo al 90 per cento – illustra Luca Ronco, dirigente del Ruffini – E sono state avviate anche le procedure per il recupero dell’aula magna in comune con i Licei che è inagibile e che, entro un anno, dovrebbe tornare in attività”.  

Ino Gazo

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