- 22 agosto 2023, 12:35

Incendio tra Sanremo, Ceriana e Taggia, il fronte si allarga: il racconto in mezzo ai volontari

Tre fronti, quattro squadre a terra, due elicotteri e due canadair e l'incendio inesorabile continua a camminare tra Sanremo, Ceriana e la vicina Taggia

Tre fronti, quattro squadre a terra, due elicotteri e due canadair e l'incendio inesorabile continua a camminare tra Sanremo, Ceriana e la vicina Taggia. L'allarme è partito, ieri: le fiamme sopra la cava, Verezzo. Subito le squadre di vigili del fuoco, protezione civile e ranger si sono mobilitate. 

Le operazioni di spegnimento

L'incendio ha interessato una zona impervia impossibile da raggiungere con i mezzi a terra, poco al di sopra dell'abitato. Campagne e case a pochi metri di distanza. Dietro c'è la mano dell'uomo ma questo già si immaginava, il punto ora è salvare il salvabile. I lavori per contenere il rogo sono andati avanti tutta la notte nell'attesa della luce del giorno con l'arrivo dei mezzi aerei che per tutta la mattinata hanno fatto lanci su lanci per contrastare l'avanzata del rogo nel bosco. 

Una notte di paura per chi vive in questa zona sulle alture sanremesi. Vicino a loro, a difesa delle proprietà i volontari delle squadre di protezione civile di Taggia, Sanremo, Unione dei Comuni delle Valli Argentina e Armea, i vigili del fuoco, i ranger e i carabinieri forestali.

Una lotta impari. Ascoltando la voce dei volontari della protezione civile il morale e la forza non mancano, anche se l'età avanza e diventa sempre più difficile arrampicarsi tra i sentieri dove ancora tutto fuma per raggiungere le zone dove la fiamma è viva.

Più passano le ore e più ci si rende conto della difficoltà di riuscire a lottare con l'incendio che tra ieri e oggi è cresciuto tanto, arrivando ad avere tre fronti attivi, zona Bignone - Verezzo, Ceriana e alle spalle di Taggia. Eppure i volontari sono lì nel fumo a operare instacabilmente per salvare il bosco.

Bisogna pulire e spegnere le fiamme residue, da lì potrebbe ripartire tutto. E tra una pausa e l'altra per tirare il fiato e bere un sorso d'acqua ci si rende conto di come gli uomini non bastino. Un problema arcinoto, c'è poco ricambio generazionale nella protezione civile.

Sono proprio le occasioni come questa dove la protezione civile, le squadre dell'antincendio boschivo fanno la differenza. Con chiunque parli la speranza è sempre che qualche giovane si avvicini a questo mondo per imparare, viene solo richiesto amore per il territorio.

Eppure nonostante i pensieri, i volontari vanno avanti, c'è ancora da salire e da spegnere. I lanci dei mezzi aerei ormai non si contano neanche più. L'incendio preoccupa e queste persone sanno che c'è ancora molto lavoro. Quindi si riprende fiato e si va.