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Politica | 10 agosto 2023, 11:29

Imperia, stop a dirigente dell'Urbanistica. Palazzo civico: “Semplici ferie non godute”

llvo Calzia in pensione dal 1º ottobre. La segretaria Puglia "Se non si atterrà potrà incorrere in responsabilità disciplinare". Un testimone scomodo?

Imperia, stop a dirigente dell'Urbanistica. Palazzo civico: “Semplici ferie non godute”

"Si tratta di semplici ferie non godute, irrinunciabili che il dirigente deve necessariamente fare prima di andare in pensione". Così commentano da Palazzo civico la decisione della segretaria Rosa Puglia di mettere in "ferie forzate" lo storico dirigente all'Urbanistica del Comune di Imperia Ilvo Calzia

Appare, in effetti, un po' forzata, se le cose stanno in questo modo la diffida al dirigente di poter incorrere in responsabilità disciplinari "per violazione delle disposizioni organizzative impartite". Su questo passaggio la Puglia si affida a una precisazione del portavoce di Scajola: "Si tratta di una formula ordinaria per i dirigenti che si trovano nella situazione di Calzia".   

Calzia, infatti, che sarebbe dovuto andare in pensione dal 1º ottobre prossimo con un provvedimento della segretaria generale di Palazzo civico Rosa Puglia, è stato, di fatto, diffidato a presentarsi negli uffici di viale Matteotti, dall’8 agosto, appunto al 30 settembre: pena l'incorrere in provvedimenti disciplinari. 

La conferma arriva anche dal vicesindaco e assessore all'Urbanistica Giuseppe Fossati: "Non c'è nessuna dietrologia, semplicemente si tratta di ferie che dovevano essere effettivamente godute, in quanto irrinunciabili"

Ilvo Calzia, insieme ad altri dirigenti e funzionari comunali nelle scorse settimane è stato ascoltato come persona informata sui fatti dai magistrati imperiesi a proposito delle inchieste che coinvolgono il sindaco Claudio Scajola per presunte pressioni all'ex comandante della polizia municipale Aldo Bergaminelli per il "caso Maiolino". Non risulta, invece, essere stato ascoltato in relazione al caso del balcone di via Dellla Repubblica. 

Tra Ilvo Calzia che è anche sindaco di Pontedassio e il Comune sono in corso contenziosi per il valore di diverse centinaia di migliaia di euro: Calzia, chiede  300 mila euro per lo stipendio relativo al periodo di sospensione dal servizio a seguito dell’inchiesta sul Porto turistico, mentre Palazzo civico ne pretende  225mila per il danno erariale conseguente ad attività di libero professionista, mentre rivestiva l’incarico di dirigente. 

Diego David

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