Sono ‘solo’ 371 i residenti della provincia di Imperia, sui 5.061 esistenti, che hanno ricevuto il famoso Sms che annuncia la sospensione del ‘Reddito di Cittadinanza’. Si tratta del 7,33% dei percettori, che riguardano 2.658 nuclei familiari.
Una situazione che, ovviamente, differisce da provincia a provincia e che vede la nostra con il Rdc più alto della Liguria, con una media di 598 euro ciascuno. Il reddito, infatti, viene tolto a tutti i percettori tranne chi ha un disabile o un minore in famiglia o a chi ha più di 60 anni. Da questo emerge il numero basso di sospensioni nell’imperiese.
I numeri che sono stati divulgati in queste ore, ovviamente, riguardano il mese di agosto e potrebbero però aumentare a settembre. Da evidenziare che, chi riceve l’sms, oltre a perdere il Reddito di Cittadinanza perché perde anche l’assegno unico, ovvero quello per i figli a carico (tranne le situazioni precedenti).
Chi perde il reddito potrà essere preso in carico dai servizi sociali ma, proprio per questo è Fulvio Fellegara, segretario della Cgil imperiese, a lanciare l’allarme: “Di fatto i percettori finiscono in carico ai comuni, che già hanno i loro bei problemi economici. C’è una possibilità, ovvero quella del ‘Sostegno di Formazione Lavoro’, che partirà da settembre. In pratica il servizio pubblico, attraverso i centri per l’impiego, dovrà organizzare corsi per capire chi è abile al lavoro e che riceverà 350 euro al mese”.
Fellegara non le manda a dire: “Dimostra la totale inefficienza del Governo – ha detto - una vera e propria ‘cattiveria politica’ verso chi cerca lavoro. Il vero problema è stato lo scarso funzionamento dei ‘navigator’ ma, forse, sarebbe stato meglio agire proprio su quello”.