Rivieracqua sempre nell’occhio del ciclone con i tanti problemi strutturali ed economici. L’ultimo bilancio, quello relativo al 2022, vede l’azienda chiudere con un passivo di 6 milioni di euro un indebitamento particolarmente importante per decine di milioni.
Il problema di Rivieracqua, oltre a quelli ben noti legati alla rete ormai obsoleta e alle eredità raccolte, è legato per lo scorso anno allo sconsiderato aumento delle bollette pagate per la corrente elettrica. I costi, infatti, lo scorso anno sono passati da 8 a 24 milioni e, anche se le cifre per il 2023 stanno calando, l’azienda deve fare i conti per rientrare per una parte e dilazionare per un'altra.
In molti si sono chiesti, per poter salvaguardare economicamente l’azienda perché la stessa non ha operato su un aumento delle proprie bollette agli utenti. Una pratica che il Cda non ha voluto seguire per evitare problemi a chi usufruisce del servizio e in attesa della tariffazione unica, oltre al bando per far entrare il socio privato di cui tanto si è parlato.
Secondo quanto evidenziato dal Cda dell’azienda, il 2023 ha visto un miglioramento dei conti e del futuro bilancio di fine anno. C’è anche l’importante investimento sulle tubazioni, con l’intervento del Pnrr, ma chiaramente non si tratta di una soluzione definitiva e Rivieracqua viaggerà ancora per molto tempo sulla lima del coltello.