Auto, moto, furgoncini, una roulotte, computer, documenti, mobili, attrezzature per la campagna e motozappe sono solo alcune delle cose che sono bruciate nel deposito nella zona di Peglia a Ventimiglia a causa del devastante incendio di ieri pomeriggio divampato su entrambi i lati del greto del fiume Roja.
Tre roghi, uno sotto il ponte Cassini, uno sotto il cavalcavia, nei pressi della zona delle Gianchette, e uno a Peglia, hanno creato disagi e problemi per tutta la serata a causa del forte vento e ad alcune esplosioni, forse riconducibili a bombole di gas, che continuavano ad alimentare le fiamme. Il rogo più grosso e impegnativo è stato quello a Peglia dove i vigili del fuoco sono intervenuti fino alle due di notte per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. "E' tutto bruciato, non è rimasto niente" - fa sapere il proprietario del deposito invaso dalle fiamme a Peglia, Luigi Mingherlino - "Sono bruciati otto mezzi tra auto e furgoni, diverse moto, una roulotte, l'attrezzatura per la campagna, le motozappe, i mobili, una cucina, i frigoriferi, i documenti fiscali della ditta, computer, il camioncino di mio papà, una cinquecento del '69, una moto Morini 125, una Vespa. Erano cose che oltre ad avere un forte valore emotivo avevano anche un valore economico. Non è rimasto nulla".
Le fiamme che hanno colpito la zona di Peglia hanno creato ingenti danni solo nel deposito, le case e la carrozzeria affianco fortunatamente non hanno subito gravi danni. “Era un’azienda fino agli anni '80-'90 poi è diventato un deposito” - racconta il proprietario del deposito - “Avevamo ancora il furgone con cui consegnavamo le bibite quando avevamo l'azienda. Le fiamme hanno bruciato tutto, l'unica cosa che si è salvata e la campagna accanto“.
Verso le otto e mezza di ieri sera la situazione era sotto controllo ma poi le fiamme si sono riprese all’interno del deposito del signor Mingherlino e così i vigili del fuoco hanno continuato il loro intervento tutta la notte. Una squadra della polizia locale, inoltre, è stata reperibile a supporto dei vigili del fuoco per controllare la viabilità fino alla conclusione della bonifica.
Questa mattina dopo il fonogramma dei vigili del fuoco, invece, la polizia municipale ha transennato l’area, che ora risulta essere inagibile, in attesa che l’ufficio tecnico verifichi con un sopralluogo se il muro rimasto possa essere pericoloso e pericolante. In caso lo fosse il tratto di strada interessato verrà chiuso al traffico.
I vigili del fuoco, sia del vicino distaccamento di Ventimiglia che di quello di Sanremo, ieri sono stati supportati anche dall’elicottero per spegnere le fiamme divampate anche sotto il cavalcavia e il ponte Cassini, zone dove, questa mattina, sono tornati a viverci i migranti, che, al momento dell’incendio, si erano riversati sul marciapiede nella zona delle Gianchette a ridosso della chiesa.