È bufera tra i banchi della maggioranza in consiglio regionale dopo l’ordine del giorno per la riapertura del punto nascita di Sanremo firmato dai consiglieri Veronica Russo (Fratelli d’Italia), Mabel Riolfo (Lega) e Claudio Muzio (Forza Italia). Un documento che, di fatto, ha escluso il consigliere Chiara Cerri di ‘Cambiamo!’, collega di maggioranza dei tre firmatari.
Un atto inaspettato che ha provocato la dura reazione di Cerri: “Apprendo del comunicato dei tre colleghi di maggioranza Claudio Muzio di Forza Italia, Veronica Russo di Fratelli d'Italia, e Mabel Riolfo della Lega. Non mi hanno mai chiesto di sottoscriverlo, ovviamente lo avrei fatto, a maggior ragione ho presentato un analogo documento a mia firma. Il punto nascite di Sanremo aprirà come peraltro ha più volte detto in ogni sede l’assessore Angelo Gratarola anche a seguito di una mia interrogazione. Mi stupisce l’atteggiamento dei colleghi che preferiscono anteporre interessi personali e di partito a quelli della salute dei cittadini, della sanità ligure e della coalizione”.
“Mi sorge un dubbio - conclude Cerri con una stoccata - se nel 2024 non fossero in programma le elezioni comunali di Sanremo, questo sarebbe accaduto lo stesso?”.
Una dinamica che, per forza, rimanda agli equilibri interni al mondo del centrodestra nel panorama della provincia di Imperia e, nel dettaglio, a Sanremo dove gli esponenti di ‘Cambiamo!’, primo tra tutti il presidente Giovanni Toti, si sono sempre dimostrati vicini al sindaco Alberto Biancheri. Mentre, come noto dai botta e risposta degli ultimi giorni, i partiti di centrodestra non hanno certo riservato un trattamento morbido al primo cittadino.
Chiara Cerri, quindi, ha presentato un ordine del giorno a propria firma: “Considerate le dichiarazioni che l'Assessore Angelo Gratarola ha reso note tramite mezzo stampa nelle quali faceva chiarezza sulle sue precedenti affermazioni mal interpretate e strumentalizzate circa la prossima riapertura del punto nascite di Sanremo durante l'illustrazione del Piano Socio Sanitario nel corso della Conferenza dei Sindaci in ASL1; Considerato che in questo quadro, come dichiarato dall'Assessore, il punto nascita di Sanremo diventa comunque importante non soltanto per l'area di competenza e per le aree interne ramificate e distanti dal centro, ma anche come bilanciamento nella logica dell'area vasta e spostare semplicemente il punto nascita da Imperia a Sanremo genererebbe un vuoto di circa 100 km, tale infatti è la distanza tra Sanremo e Savona. Compito dell'amministrazione regionale è mantenere una visione globale che metta da parte localismi per garantire la tutela della salute; Considerato che la riapertura di Sanremo, anche in virtù degli interventi realizzati e progettati almeno cinque anni fa, diventa così strategica: il provvedimento darà supporto all'estremo ponente, area che rispetto ad altre Asl, non ha zone di confine tali da generare supporto. Evidenziato che pertanto, è essenziale, riaprire il punto nascita presso l'Ospedale di Sanremo, procedendo ad una razionalizzazione dei servizi sanitari del territorio nell'attesa della realizzazione dell'Ospedale Nuovo di Taggia”.