A margine del consiglio provinciale che si è svolto questa mattina, Claudio Scajola, presidente dell’Ato idrico, ha commentato la questione della diga in Valle Argentina: “Abbiamo bisogno di acqua, abbiamo bisogno di andarci a prendere l’acqua che abbiamo, l’acqua che arriva da monte è di qualità migliore e costa di meno, perché arriva per caduta e non deve essere pompata, tutto ciò che è approvvigionamento va ricercato. Questo è quello che stiamo facendo come Ato idrico senza contrapposizioni con le amministrazioni locali che segnalano delle problematicità.
Abbiamo elaborato un documento che ieri è stato consegnato al governo, come Ato idrico, in piena sintonia con i comuni della Valle Argentina, vi abbiamo inserito anche la Giara di Rezzo dove è possibile fare dei piccoli invasi che garantiscano l’approvvigionamento idrico, la cosa più importante è dare da bere ai cittadini".
Sul futuro di Rivieracqua si è espresso così: “Sta facendo quello che può con le difficolta che ci sono dopo anni di trascuratezza, ma non c’è dubbio che la società Rivieracqua non è all’altezza del compito che le è stato assegnato”.