Caso Rt, il giudice si è riservato di decidere ma c'è ottimismo per l'omologa che dovrà salvare la Riviera Trasporti dal fallimento.
All’uscita da Palazzo di Giustizia l’avvocato della Rt, Andrea Pericu, ha evidenziato ottimismo ed ha commentato: “Non c’è stata nessuna opposizione all’omologa. E’ importante e lascia intravedere la possibilità del concordato che potrà diventare operativo. Il collegio si è riservato la decisione ma siamo confidenti che possa arrivare prima della pausa estiva. E’ stata un’udienza tranquilla e tutto lascia presagire per il meglio. Le problematiche della società non dipendono dal concordato e, con il nuovo affidamento ‘in house’ si aprono prospettive di continuità e, sicuramente, potrà esserci un miglioramento del servizio”.
Bruno Zumbo, della Faisa Cisal e a nome dei colleghi sindacalisti Salvatore Russo e Davide Fontana, ha detto “Il tribunale ha messo agli atti la documentazione per l’omologa e stiamo aspettando il responso. Non ci sono state fatte eccezioni da avvocati, dipendenti e creditori e la situazione sembra tranquilla e positiva. Il percorso che si sta avviando è quello di arrivare all’omologa e poi serve che la Provincia metta in atto l’affidamento ‘in house’ al più presto. Poi serviranno gli investimenti di tutti i comuni che usufruiscono del servizio. Noi vogliamo un’azienda pubblica e risanata, affinchè si possano servire quelle frange più fragili della provincia. Servono nuovi autobus e riaprire un tavolo sindacale per aumentare le retribuzioni dei dipendenti”.
Il concordato prevede la conferma, sulla base di quanto comunicato dalla Regione Liguria, dell'importo già ora destinato per il contratto di servizio in essere, oltre a quanto dovuto a seguito di modifica alla legge regionale; quindi ulteriori risorse dall'Accordo di Programma tra Regione Liguria e Valle Arroscia; ma anche l’impegno della Provincia a un incremento del corrispettivo a suo carico pari a 200mila all'anno se non fosse garantito il trasferimento ex art.120 del DEF. Era stata inserita anche la dismissione dell'immobile di Corso Cavallotti e la ricapitalizzazione della società mediante il conferimento dell'immobile di Nava, condizionato all'omologa del concordato.