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Politica | 04 luglio 2023, 12:23

Sanremo: punto nascite, ‘stallo alla messicana’ tra maggioranza, opposizione e Regione

Dopo lo sdoppiamento tra Sanremo e Imperia annunciato da Regione Liguria è partito il valzer delle accuse

Sanremo: punto nascite, ‘stallo alla messicana’ tra maggioranza, opposizione e Regione

La maggioranza attacca la Regione, l’opposizione attacca la maggioranza per non attaccare la Regione. A dieci mesi dalle elezioni che daranno a Sanremo un nuovo sindaco il confronto si accende sul tema caldo del punto nascite conteso tra Imperia e la Città dei Fiori. 

L’incontro con l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola non ha fatto altro che infiammare gli animi con la promessa di uno sdoppiamento considerato da molti sindaci infattibile per ragioni economiche, di personale e anche di offerta sanitaria. Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri non ha fatto giri di parole nel dire “Ci sentiamo presi in giro”, aprendo di fatto al faccia a faccia con Genova sulla riorganizzazione dei due ospedali.

Da lì un turbine di dichiarazioni, commenti, attacchi più o meno velati. Con l’occhio sempre puntato alle amministrative del maggio 2024 le opposizioni hanno colto la palla al balzo per esternare la loro contrarietà al progetto di Regione Liguria, ma puntando il dito contro l’amministrazione matuziana.

Solo Fratelli d’Italia non ha tirato in ballo direttamente il sindaco Biancheri. “Siamo sconcertati da quanto letto a proposito della questione punto nascita in Provincia di Imperia, spiace ed è riduttivo che qualcuno la releghi a questione di campanile - hanno dichiarato il capogruppo Luca Lombardi e il segretario cittadino Antonino Consiglio - la questione è diversa, nel 2013 fu sottoscritto un accordo in conferenza dei sindaci per cui all’ospedale di Imperia sarebbero stati spostati alcuni reparti, e ciò negli anni fu fatto, procedendo con il progetto di avere l'elezione a Imperia e l'emergenza a Sanremo. Sanremo sarebbe dovuta diventare, in base a questo accordo, sede del punto nascite provinciale. Questo accordo fu ribadito dall’allora assessore alla Sanità Viale nel 2019 in un incontro tra la Regione e l’amministrazione di Sanremo. A seguito di ciò sono stati investiti 5 milioni di euro per avere il nuovo punto nascite di Sanremo ma la situazione è che ad oggi metà reparto di Imperia ha chiuso per ristrutturazioni e pur di non trasferire punto il nascite a Sanremo si continua ad Imperia utilizzando letti in appoggio su chirurgia e urologia. Ora, finita l’emergenza covid che ha bloccato l’ospedale di Sanremo per oltre due anni, i tempi sono maturi per poter rispettare i patti e gli accordi. Quindi il trasferimento del punto nascita a Sanremo è dovuto per rispetto di quegli accordi e per far sì che tutti e due gli ospedali vengano realizzati i reparti previsti. Non può dipendere ciò dalla mancanza di personale, se ci sono medici ed infermieri per un solo punto nascite si proceda verso quello di Sanremo, baricentrico, nuovo, ospitale, sicuro e, ribadiamo, previsto”.

Mirato all’amministrazione e a Regione Liguria, invece, l’attacco di Liguria Popolare.
Il sindaco Biancheri ha dimostrato nuovamente la sua inadeguatezza a difendere gli interessi dei cittadini sanremesi e del ponente anche in ambito sanitario - tuonano Andrea Artioli, Giampiero Correnti e Mauro Delbò da Liguria Popolare - tale inadeguatezza, unita alla incapacità della Regione di affrontare e risolvere le problematiche annose per la gestione della sanità nel ponente, ha portato all’ennesima perdita di servizi e all’ennesimo spreco di denaro pubblico. Quanto sta accadendo è vergognoso. Nella colazione di domenica scorsa all’hotel Nazionale assieme a Scajola e Toti perché Biancheri non ha affrontato la questione? È evidente come ormai Biancheri abbia perso ogni potere contrattuale con le autorità regionali a dimostrazione che il suo progetto civico”.

Interamente contro il sindaco Biancheri, invece, l’intervento di Forza Italia per voce del commissario provinciale Simone Baggioli: “Si evidenzia quanto il sindaco Biancheri, anche in questo caso di primaria rilevanza quale è la sanità pubblica locale, dimostri la sua totale debolezza politica nelle scelte che riguardano la collettività. È notizia oramai conclamata di quanti medici abbiano deciso di fuggire dal nostro territorio e quanti, in grande difficoltà, lo faranno a breve. Forse è giunta l’ora di avere coraggio e pianificare soluzioni sostenibili per il futuro della sanità in Provincia di Imperia e in Regione Liguria creando interesse e nuove opportunità per una qualità del servizio sanitario superiore a quanto tutti i giorni, purtroppo, tocchiamo con mano”.

Dichiarazioni d’insieme che hanno scatenato la risposta finale della maggioranza matuziana. “La decisione politica del Presidente Toti e di Regione Liguria di non riaprire nei termini stabiliti il punto nascita provinciale a Sanremo nonostante gli accordi ratificati, gli impegni presi in sedi istituzionali, le promesse fatte in numerose occasioni e i quasi 5 milioni di euro spesi nella sua completa ristrutturazione, lascia sconcertati - dichiarano da ‘Sanremo al Centro’ e ‘Gruppo Civico’ - nel 2014 venne deliberato il nuovo assetto sanitario provinciale che vedeva nell’ospedale di Sanremo il centro di riferimento dell’emergenza e nell’ospedale di Imperia il centro dell’elezione. Urologia passò a Imperia e Pediatria e Punto Nascite sarebbero dovute essere a Sanremo, polo dell’emergenza baricentrico rispetto alla provincia, successivamente chiuso per importanti lavori di ristrutturazione volti a farne un centro d’eccellenza. Da allora, come risaputo, si generò tuttavia una successione di pressioni politiche e di ingerenze nel processo tecnico avviato, battaglie campanilistiche e anacronistiche volte al mantenimento del reparto ad Imperia culminate nella retromarcia annunciata la scorsa settimana dall’assessore regionale Gratarola in conferenza dei sindaci. Questa decisione è stata così prioritaria da subordinare la sicurezza della cittadinanza e delle partorienti: la prospettiva di due mezzi punti nascita. Peraltro, come ha ricordato il sindaco Biancheri proprio nell’ultima conferenza dei sindaci, se la Regione e la Asl avessero la capacità di creare due punti nascita di eccellenza tra Sanremo e Imperia nessuno avrebbe niente da obiettare. Ma sappiamo purtroppo che la situazione reale indica scenari ben diversi: per usare le parole proferite dal direttore generale Asl1 Stucchi durante la riunione, “La situazione attualmente è grave già con un solo punto nascite”. Di fronte a questo scenario Sanremo avrebbe però meritato una reazione unitaria e contraria di tutto il consiglio comunale. Dobbiamo invece constatare che, benché le principali forze di opposizione abbiano manifestato forte contrarietà al piano sociosanitario della Regione di cui sono alleati politici, altre sono cadute nel ridicolo cercando di darne colpa al sindaco Biancheri. Quando un tema molto serio, che non dovrebbe avere alcuna contrapposizione politica, finisce per essere volgarmente strumentalizzato per fini elettorali, si assiste a comunicati stampa come quelli firmati dai consiglieri Baggioli, Artioli e Correnti. Se c’è chi non ha potere politico casomai sono quei partitini che pur facendo parte del governo regionale che ha proposto questo piano sanitario, fanno la voce grossa solo tramite comunicati stampa”.

Pietro Zampedroni

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