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Attualità | 27 giugno 2023, 08:05

Imperia: la Confartigianato illustra le ricadute del progetto di ‘Innovazione valorizzazione delle acque di vegetazione’

L’attività antiossidante dell’acqua di vegetazione veniva mantenuta in entrambe le formulazioni: sia quella in polvere, sia quella di gel.

Imperia: la Confartigianato illustra le ricadute del progetto di ‘Innovazione valorizzazione delle acque di vegetazione’

La Confartigianato della provincia di Imperia illustra le ricadute del progetto ‘Innovazione Valorizzazione delle Acque di Vegetazione’ (i-VAV), dedicato alle applicazioni di tecnologie per la riduzione di sostanze organiche nelle acque di vegetazione e loro immissione in fognatura.

Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014 -2020, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale - Gruppo di Azione Locale – ‘Riviera dei Fiori’, si tratta di un Progetto pilota finalizzato all’applicazione e alla divulgazione di soluzioni tecnologiche per risolvere due criticità permanenti della filiera olivicola: la gestione delle acque di vegetazione, l’utilizzo ottimale dei sottoprodotti solidi quali sanse e nocciolino, la caratterizzazione genomica dell’oliva Taggiasca.

Le più significative ricadute sul progetto sono:
• Comprendere, attraverso la definizione delle caratteristiche fisico-chimiche delle acque di vegetazione, le criticità che interessano il trattamento e l’eventuale riutilizzo dei residui.
• Orientare gli operatori del settore, nell’adozione di attrezzature e processi per il trattamento condivisi attraverso una sperimentazione congiunta, delle acque di vegetazione, che rispondano agli standard organizzativi e di gestione della produzione.
• Attivare un processo di sensibilizzazione endogeno agli operatori dell’ambito settoriale/territoriale di riferimento

Le attività UniGE nel progetto i-VaV

I Dipartimenti di Ingegneria Meccanica-DIME, Farmacia-DIFAR, Chimica-DCCI e Fisica-DIFI, hanno collaborato al progetto i-VaV effettuando due campagne di prelievo, lavorazione e analisi delle acque di vegetazione:
• la prima campagna esplorativa, in totale autofinanziamento, nel 2019 per gli studi di fattibilità decisa da Unige in collaborazione con il Frantoio Dol.Va.Pre (Dolcedo, IM).
• la seconda campagna effettuata nel 2021, con acque di vegetazione della frangitura 2020, in cui sono state filtrate e analizzate ed elaborate nell’ambito del progetto i-VAV

Le attività di Unige sulle AdV derivanti dalle due campagne suddette hanno dato risultati in linea con le attese del progetto e si possono concisamente elencare i seguenti risultati:
• La filtrazione a doppio stadio (microfiltrazione e osmosi inversa) dell’AdV porta ad una forte riduzione della componente del residuo salino disciolto superiore al 75% e tipicamente dell’ordine del 94% e della componente totale organica in termini di COD dell’ordine del 98% considerando il processo integrato.
• L’acqua risultante dalla filtrazione (permeato) è stata analizzata per il suo conferimento nella rete fognaria e supera di poco i valori di COD che a seconda del grado di recupero dell’acqua tipicamente può variare dal 800 mg/L a 2000 mg/L.

L’acqua depurata risulta limpida ed incolore con un contenuto di polifenoli notevolmente basso (<10mg/L) ed un COD prevalentemente imputabile a composti organici che non comportano tossicità biologica (e.g. carboidrati).

• Il concentrato ricco di polifenoli è stato analizzato evidenziando un contenuto di polifenoli nel range 8-15 g/L con buona attività antiossidante, intorno al 30%. Il concentrato con particolari trattamenti è stato polverizzato con vantaggi industriali di trasporto, stoccaggio ed utilizzo, data l’importanza in campo nutraceutico, cosmetico e farmaceutico di sostanze naturali contenenti polifenoli.  Inoltre sono stati formulati dei geli ad uso topico utili per la somministrazione topica dei principi polifenolici contenuti nelle acque di vegetazione.

Questi idrogeli potranno andare ad agire in superficie (come nel caso di idratanti o creme solari), nelle appendici della pelle (disinfettanti) oppure nei tessuti sottostanti (come gli antifungini, antiinfiammatori o anestetici).

• Le proprietà antibatteriche delle acque contro 39 ceppi batterici sono state studiate e i risultati forniscono le basi per una rivalutazione delle acque che, all'interno del concetto di economia circolare, sono da considerarsi come un'importante fonte di composti (fito)farmaceutici.

L’attività antiossidante dell’acqua di vegetazione veniva mantenuta in entrambe le formulazioni: sia quella in polvere, sia quella di gel.

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