Economia - 22 giugno 2023, 07:00

Da Venezia a Sanremo: le sale da gioco più famose d’Italia

In Italia sono presenti poche sale da gioco ma famose e apprezzate in tutto il mondo, anche grazie alla loro architettura che le porta ad essere parte integrante della geografia urbana della città.

Da Venezia a Sanremo: le sale da gioco più famose d’Italia

In Italia sono presenti poche sale da gioco ma famose e apprezzate in tutto il mondo, anche grazie alla loro architettura che le porta ad essere parte integrante della geografia urbana della città.

La legislazione vigente nel Belpaese vieta la pratica del gioco d’azzardo nei luoghi privi di autorizzazione statale, ragion per cui queste sale da gioco, le sale slot e i bingo (ormai sempre meno presenti sul suolo italiani e fortemente penalizzati dalle lunghe chiusure dovute al Covid-19) restano gli unici posti fisici  in cui è possibile praticare questo tipo di attività.

L’alternativa che sta prendendo piede sempre più è offerta dalle piattaforme web, le quali ripropongono in versione digitale quanto offerto dalle principali sale di tutto il mondo. Si parla perciò di slot machine e tavoli da gioco dedicati agli appassionati, sia che l’interesse sia rivolto al Blackjack o al più classico Scopa. Ormai via app, da un semplice smartphone, i giocatori della scopa, chi sa come si gioca a ramino, gli esperti di Texas Hold’em o i conoscitori delle regole del Baccarat hanno la possibilità di giocare online in tornei aperti a partecipanti di tutto il mondo, senza limiti temporali o geografici. Si pensi alle numerose app di scopa e scopone.

Soffermandosi però su quelli che sono i casinò presenti in Italia, è impossibile non notare una netta concentrazione nelle regioni del Nord Italia. È in queste, infatti, che si trovano le quattro principali sale da gioco: Sanremo, Venezia, Campione e Saint-Vincent, conosciute anche come Casinò de la Vallée.

La più celebre in Italia è senza dubbio il casinò ligure: la data di apertura risale al 1905 e ci sono al momento dispute in relazione al fatto se sia questa o meno la sala più antica d’Italia. L’altro che concorre a questo primato è il casinò veneziano, su cui vi è molta incertezza a proposito della datazione. Sembrano esserci tracce scritte di questa sala da gioco già all’interno del XVII secolo: se questo aspetto dovesse essere confermato, questa sala non solo diventerebbe la prima su suolo italiano ma la più antica al mondo.

Il casinò di Saint-Vincent è collocato in Valle d’Aosta, al confine con la Francia: è una sala divenuta famosa al mondo per aver dato il nome ad una variante del poker che si pratica solo in questa sede, il cosiddetto Poker di Saint-Vincent per l’appunto (una variazione del più classico Texas Hold’em). Anche il quarto e ultimo casinò presente in Italia si trova sul confine, in questo caso con la Svizzera. È indubbiamente il più moderno dal punto di vista architettonico e la sua origine risale alla prima parte del Novecento: l’inaugurazione vera e propria è stata nel 1917 ma poco tempo vi furono delle problematiche legislative a proposito del gioco d’azzardo e la sua regolamentazione, ragion per cui venne chiuso e riaperto soltanto negli anni ’30.

Una particolarità che accomuna tutte le sale da gioco qui elencate riguarda la possibilità di ospitare al loro interno mostre o festival culturali: un plus che ovviamente la sala online non può garantire e che contribuisce a rendere il casinò un luogo sociale a tutti gli effetti, parte integrante del contesto culturale e geografico in cui si trova. È un esempio il Premio Saint-Vincent o quello per il giornalismo, istituiti rispettivamente nel 1948 e nel 1950.

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