Sabato 24 giugno a Roma si terrà una grande manifestazione a sostegno della sanità pubblica.
"I motivi per protestare ci sono tutti - commenta Maurizio Calà, segretario generale Cgil Liguria - ieri le regioni hanno incontrato il Ministro alla salute sul riparto delle risorse da dedicare al comparto e i primi commenti sull'incontro non ci rassicurano, anzi. Il presidente Toti si è mostrato ottimista, ma il taglio ai fondi per la sanità, anche per i prossimi anni, sono già stati programmati nel Def e quindi le richieste della Liguria e delle altre regioni difficilmente potranno essere accolte se il Ministero delle finanze non solo non ripristina, ma aumenta i finanziamenti".
Oltre al capitolo nazionale c'è quello locale. "Ieri, unitariamente, ci siamo incontrati con i dirigenti liguri dell'assessorato alla sanità e abbiamo concordato una serie di tavoli sulle emergenze: fabbisogno di personale, assunzioni e stabilizzazioni, Rsa e non autosufficienza, pronto soccorso, liste d’attesa, PNRR e medicina territoriale" - sottolinea.
I tagli nazionali incidono pesantemente sul servizio sanitario nazionale erogato dalle regioni e anche per questo motivo la Cgil, insieme a oltre 80 associazioni laiche e cattoliche riunite nell’assemblea ‘Insieme per la Costituzione’, sabato 24 sarà in piazza a Roma in difesa del diritto alla salute e per il rilancio del diritto universale alla salute. Dalla Liguria sono previsti centinaia di partecipanti. "La manifestazione nazionale di sabato ci vedrà presenti con tutte le province liguri, ma non è l'unica in difesa della salute - commenta Calà - in Liguria ne abbiamo organizzate una per territorio. A Genova la protesta si è svolta la settimana scorsa ed è stata molto partecipata anche perché la situazione della sanità nella nostra regione è sotto gli occhi di tutti".
Le prossime manifestazioni si terranno a La Spezia il 4 luglio, l’11 luglio a Imperia e il 18 luglio a Savona.