Simone Marinelli è in vacanza in Sardegna, ma i rumor sul possibile approdo del "Pittore" sulle coste nerazzurre imperiesi non cessano, anche se leggermente attutiti.
La pratica ora in mano ai commercialisti di entrambe le fazioni chiamati a trovare una quadra, non solo sotto il profilo meramente economico, ma anche in merito all' "architettura istituzionale" che dovrebbe assumere il club.
Marinelli avrebbe offerto l'acquistare del 51 per cento delle quote e l'attuale dirigenza, la cosiddetta 'triade" composta dal presidente Fabrizio Gramondo, da Daniele Ciccione e Fabio Ramoino ci starebbe pensando. Le richieste economiche non si discosterebbero tanto dal quelle che a suo tempo, prima dell'ingresso del compianto Eugenio Minasso, vennero proposte alla coppia Riachi-Iannolo.
Ma quello che si ricerca è anche un punto di equilibrio che possa permettere a Marinelli di entrare nei quadri imperiesi, garantendo al contempo una linea di continuità in ottica futura. In caso di promozione immediata in Serie D si riproporrebbe infatti il medesimo grattacapo di Albenga, con il tipster savonese costretto a lasciare la massima carica.
Il tema economico è invece riconducibile all'assetto societario dell'Imperia.
Essendo l'Imperia una Srl, per assumere il controllo del club Marinelli sarebbe costretto ad acquisire un determinato numero di quote. Qui la distanza sulla valutazione del club è ancora tangibile, ma si sta lavorando, appunto, per trovare un possibile accordo. Un tratto di linea netta dovrebbe essere posto al rientro di Marinelli in Liguria, anche per evitare ulteriore ritardi sulla costruzione dell'organico.
Le ufficialità dell'arrivo di Mario Pisano in panchina e di Alfredo Bencardino e Giancarlo Riolfo dietro la scrivania sono state infatti congelate, così come le prime operazioni di mercato che sembravano ormai definite.