La votazione dell'ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale che si è svolto ieri, “approvazione e modifiche del regolamento per la disciplina dell’imposta di soggiorno”, ha visto allontanarsi parte dell’opposizione, in particolare il gruppo Partito Democratico, Imperia Rinasce e Allenza Verdi Sinistra.
La decisione è dovuta al ritardo nella consegna della pratica al consiglio comunale, che dunque non ha avuto i tempi previsti per studiare e approfondire prima del voto. La mozione d’ordine del consigliere Edoardo Verda: “La pratica in oggetto è un regolamento, e dal regolamento del consiglio comunale le proposte di deliberazione e i documenti allegati devo essere depositati entro il termine di cinque giorni antecedenti alla data della riunione. La pratica relativa alla delibera è stata caricata rispettando i tempi, ma parzialmente, il parere del revisore dei conti è stato pubblicato il 15 giugno sul drive e protocollato il 15 giugno, quindi oltre i tempi. Si va a discutere, deliberare ed eventualmente votare una pratica consegnata senza rispettare i termini del regolamento. Si chiede alla maggioranza di rispettare i tempi, come richiesto, giustamente, alla minoranza e dunque di discutere la pratica nel prossimo consiglio comunale”. La maggioranza del consiglio ha votato per proseguire la riunione, aggiunge Verda: “Il consiglio ha deciso di togliersi un diritto, non solo della minoranza, ma anche della maggioranza”.
La pratica in oggetto prevede modifiche al regolamento sulla tassa di soggiorno, in vigore da ottobre, il relatore, l’assessore Oneglio, ha spiegato che: “Lo scopo è quello di armonizzare Imperia a città simili, come Sanremo, e riequilibrare il gap tra attività turistiche e case vacanze”, le tariffe rimangono quelle del 2019, ma si l’abbassa l’età esentabile dai 16 ai 14 anni, si incrementano i giorni di pernottamento a 15, si introducono la possibilità di pagare una volta giunti i 50 euro di reversale e l'agente accertatore, per contrastare l’evasione.
Al momento della votazione, che ha ottenuto comunque la maggioranza, i consiglieri dei tre gruppi si sono allontanati, non partecipando al voto, Edoardo Verda: “La pratica è stata portata senza il rispetto del regolamento del consiglio e fuori dal rispetto dei singoli consiglieri”, per la stessa motivazione anche i gruppi Imperia Rinasce e Alleanza Verdi Sinistra non hanno partecipato al voto.