Claudio Scajola: "Provincia ed Enti devono acquistare la montagna di Monesi, ma senza sci" (video)

Si è tenuta questa mattina la seduta del Consiglio Provinciale, dove è stato approvato il rendiconto di gestione del 2022, inserito in un piano decennale iniziato nel 2013.

L’Ente ha avuto un avanzo libero da vincoli di un 1 milione e 500 mila euro, di questo ne è stato speso circa 1 milione e 200 mila di cui: 479. 517, 30 euro per lavori all’Istituto scolastico Fermi; 185.000 euro per lavori al Polo universitario (Spazio Calvino); 411.965,82 euro per lavori di riqualificazione del Palazzo della Provincia; 125.084,17 euro per lavori nell’area dell’ex bocciofila; 25.000 euro per il Piano di riqualificazione energetica; 12.000 euro per l’acquisto di banchi per le scuole

La soddisfazione del Presidente della Provincia, Claudio Scajola: “Il rendiconto di gestione ha dati positivi, abbiamo avuto più entrate che hanno permesso di rispondere meglio alle esigenze della provincia investendo soprattutto su strade e scuola”.

Durante la seduta si è posta l’attenzione anche su Monesi, il consigliere  Domenico Abbo ha suggerito "di investire parte dell’avanzo, per un piano a riguardo, ad esempio per le operazioni di ripristino della seggiovia".

L'INTERVISTA:

Claudio Scajola, si è espresso così: “Per quanto potesse fare la Provincia, ha effettuato opere di manutenzione sulla seggiovia prima che scadesse la concessione. Serve un piano di rilancio, dobbiamo diventarne proprietari, mettendo insieme più Enti per comprare la montagna di Monesi per poter avere il titolo per investirci. Non serve investire sulle attività sciistiche a causa del cambiamento climatico”.

In merito ai problemi di viabilità: “Per il collegamento con Monesi abbiamo un progetto di circa 1 milione e mezzo per aggiustare il collegamento di massima fatto dopo la frana”.

Infine, si è affrontato anche il tema della riforma delle Provincie, Claudio Scajola parteciperà in settimana a un incontro UPI (Unione Provincie d’Italia) per discutere sul testo della proposta di legge: “Serve fare una riforma che dia maggiore spazio agli elettori, ma è indispensabile che la riforma comprenda le competenze dell’Ente. Ci sono piccoli comuni che sono abbandonati, si devono recuperare le competenze per riavvicinarsi al territorio”.