Oltre il 50% dei liguri si ritiene soddisfatto della sanità, ma la quasi totalità lamenta tempi d'attesa troppo lunghi. E' il risultato della campagna di volantinaggio in tutta la regione di Uil Liguria, i cui risultati sono stati presentati oggi.
Il nome della campagna, Articolo 32, deriva dal medesimo articolo della Costituzione italiana, che sancisce il diritto alla salute e nasce dunque da una domanda che il sindacato ha voluto girare alla cittadinanza: i liguri sono tutelati in questo diritto?
Dai risultati raccolti, i cittadini nel complesso danno riscontri positivi sulla qualità della sanità ligure (il 50,5% degli intervistati la ritiene “di medio livello”), ma evidenziano le maggiori criticità. Queste sono individuate soprattutto nella mancanza di personale (sottolineata dall’86,2% degli intervistati) e dalla carenza di presidi sul territorio (55,2%).
Secondo il 93,2% dei cittadini liguri intervistati i tempi di attesa della sanità sono troppo lunghi, evidenza che ben si collega con la necessità di assumere più personale (scelta dall’89,3%), seguita dall’esigenza di eliminare il numero chiuso dalla facoltà di medicina (52%).
Anche il trend percepito nel complesso nei confronti dell’andamento della sanità è preoccupante: il 50% dei liguri intervistati ritiene complessivamente la sanità pubblica di medio livello, il 45,7% la ritiene di basso livello. Inoltre, per l’84% dei responsi la sanità ligure è peggiorata negli ultimi cinque anni, per il 13,9% è rimasta inalterata e solo per il 2,1% è migliorata.
“Ascoltare l’opinione di cittadini su un tema così importante è per noi fondamentale – commenta Alfonso Pittaluga, segretario confederale Uil Liguria – Da anni chiediamo maggiori investimenti soprattutto per aumentare il personale, migliorare le condizioni lavorative degli operatori sfiancati da turni massacranti e ottimizzare così anche un servizio che è di qualità, ma rende al minimo a causa di queste mancanze: sapere che queste perplessità vengono condivise dalla cittadinanza ci restituisce maggior convinzione nel portare ai tavoli delle trattative questo appello”, conclude.