"Attendevamo questo consiglio comunale per avere dei chiarimenti sul futuro delle scuole di Diano Marina, visto che il famoso progetto di partenariato pubblico – privato per una struttura per tutte le scuole cittadine, bandiera elettorale di Za Garibaldi, era sparito dai radar, dopo l'annuncio di qualche giorno fa di un affidamento d'appalto per una scuola per la sola infanzia", lo scrive il capogruppo della lista civica Diano Marina Marcello Bellacicco all'indomani della seduta consiliare di ieri sera.
"Alla nostra specifica interrogazione, il sindaco ha risposto che al momento si procede con la costruzione di questo primo plesso scolastico nella località Cioso Canepa, in precedenza destinata al progetto di partenariato, per il quale prevederà un incontro con la parte privata, per verificare se sussistono i presupposti per l'adattamento di un progetto per il quale, comunque, il Comune ha già speso più di 13 mila euro".
"L'Amministrazione dimostra quindi che sta 'navigando a vista' su un aspetto così importante come l'istruzione e, mentre spera di cavare qualche coniglio dal cilindro, centinaia di scolari continueranno a frequentare le vecchie scuole problematiche, che chiederemo di visitare prossimamente.
"Problemi sono emersi anche per l'approvazione del sospirato Regolamento Comunale per l'installazione di impianti radio e di comunicazione, di cui Diano Marina necessitava ormai da anni, visti i problemi di Pini del Rosso e non solo. Il documento, preparato su spinta delle opposizioni, con mozioni ed interrogazioni, ha suscitato polemiche tra la maggioranza ed il Gruppo Diano Domani per alcuni aspetti tecnici. Vista l'importanza del regolamento, abbiamo ritenuto di forzare il Consiglio per l'approvazione, con l'impegno da parte dell'Amministrazione per una rapida verifica per apportare eventuali miglioramenti. Vigileremo anche su questo".
"Infine, con una Comunicazione al Consiglio, abbiamo ritenuto necessario dichiarare la nostra decisa contrarietà alla decisione della Regione Liguria di approvare il nuovo Regolamento dei 'Piani di bacino per le aree inondabili', che prevede di poter realizzare nuove costruzioni in aree inondabili a minor pericolosità. E' un provvedimento che riteniamo sconsiderato, perché in un momento storico come questo, in cui il cambiamento climatico è il principale argomento per le più qualificate organizzazioni mondiali, che raccomandano prudenza sotto qualsiasi aspetto, in cui i migliori istituti di meteorologia faticano nelle previsioni, il presidente Toti e l'Assessore Gianpedrone vanno controcorrente dichiarando di avere gli strumenti necessari per autorizzare nuove costruzioni in aree che comunque sanno già essere a rischio. Evidentemente, o siamo nelle mani di geni, peraltro da noi incompresi o siamo in balia di sconsiderati".
"Propendiamo per la seconda ipotesi, nella speranza di non sentirli mai pronunciare la fatidica frase 'un evento meteorologico così non si era mai visto' che ricorre ormai molto spesso, di fronte ai disastri naturali. Romagna, purtroppo, docet, ma non per tutti".