“Come tutti sanno il gruppo consiliare di opposizione ha aderito alla richiesta del Professor Pira per una lista che rappresentasse l’intero paese, anche se poneva come condizione per tale impegno che sia Alessandri che Brunengo non fossero presenti nella stessa”.
Interviene in questo modo il consigliere di opposizione, Renzo Brunengo, in risposta al candidato a sindaco del piccolo centro della Valle Arroscia (QUI).
“I pievesi – prosegue -volevano una lista unica condivisa, ma sono stati traditi e ingannati con una lista che non rappresenta l’unità del paese. La lista dei candidati ed il programma sono stati preparati senza invitare il gruppo Pieve Bene Comune ad alcuna riunione. E questo nonostante i nostri ripetuti appelli e solleciti in modo diretto ed anche a mezzo dei social. Ridicola la proposta di una eventuale riunione a poche ore dalla scadenza della presentazione della lista. Forse il candidato sindaco, contrariamente a quanto enunciato sui media, non ha ritenute idonee le competenze del gruppo Pieve Bene Comune e, per questo, lo ha totalmente escluso dal prenderlo in considerazione e ha scelto di fare una lista di parte contribuendo a dividere maggiormente il paese. Noi, pur sentendoci traditi, siano stati coerenti fino in fondo e non abbiamo presentato alcuna lista”.
“Restiamo pienamente convinti – termina Brunengo - della nostra idea di Pieve e delle frazioni, vive e attive, che combattono contro il decadimento che avviene giorno dopo giorno e per il quale volevamo dare il nostro contributo di idee e di azione amministrativa. Pieve dovrebbe essere il centro propulsore della vallata in piena sintonia con i comuni da un lato e polo importante dell’entroterra che può guidare processi di sviluppo nel futuro che già oggi è cominciato”.