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Politica | 01 maggio 2023, 07:11

Oggi le celebrazioni del 1° maggio a Ventimiglia: il perchè della festa, oggi i nostri giornali si fermano per un giorno

Per ricostruire i motivi della festa, bisogna risalire al 1° maggio 1866 quando, a Chicago negli Stati Uniti, venne organizzato uno sciopero generale per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore

La festa dello scorso anno a Sanremo

La festa dello scorso anno a Sanremo

La festa provinciale del Primo Maggio si svolge oggi Ventimiglia. Sarà una mattinata di musica con il gruppo ‘Charlito’ e di festa nell’area pedonale di Via Aprosio a partire dalle 10 ma, in caso di maltempo, tutto si sposterà nel chiostro di Sant’Agostino. La giornata sarà conclusa con il comizio unitario da parte della Segretaria Regionale Cgil, Pia Scandolo, a nome di Cgil Cisl e Uil.

Perché il ‘Primo Maggio’ è la festa dei lavoratori? Per ricostruirne i motivi, bisogna risalire al 1° maggio 1866 quando, a Chicago negli Stati Uniti, venne organizzato uno sciopero generale per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. Una protesta che durò 3 giorni per culminare con la battaglia di Haymarket, dove morirono 11 persone, tra cui anche alcuni agenti. La protesta portò però l'orario di lavoro di 8 ore e segnò quella giornata come di festa.

In Europa la festa dei lavoratori venne dichiarata ufficialmente a Parigi, nel 1889 quando iniziò la Seconda Internazionale, proprio in ricordo del massacro dei lavoratori di Haymarket. Ma in Italia arrivò due anni dopo e, durante il fascismo venne soppressa, in favore della ‘Festa del lavoro italiano’ che però veniva ricordata il 21 aprile. Tornò nel 1946, quando venne riconosciuta festività nazionale e ricollocata il 1° maggio.

Tornando alla nostra provincia “L’attualità dei principi e dei valori della Costituzione – evidenziano Cgil, Cisl e Uil - a 75 anni dalla sua promulgazione, sarà l’argomento che caratterizzerà gli interventi dal palco. Ricorderemo inoltre i temi della nostra mobilitazione nazionale nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di:
- tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati
- riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e su pensioni, tassazione extraprofitti e rendite finanziarie
- potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e del sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza
- basta morti sul lavoro, contrasto alle malattie professionali e alla precarietà, centralità della sicurezza sul lavoro nel sistema degli appalti, eliminazione subappalti a cascata, lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato
- riforma del sistema previdenziale
- politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare la transizione ambientale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al mezzogiorno e puntando alla piena occupazione”.

Oggi, 1° maggio, in ottemperanza alla festività, il nostro giornale rallenta il flusso di notizie, garantendo ovviamente quelle di straordinaria importanza.

Carlo Alessi

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