“Anziani prostrati e adolescenti colpiti da attacchi di panico: sono questi gli effetti delle attese interminabili che si trova ad affrontare chi si rivolge al pronto soccorso imperiese, un posto che per definizione dovrebbe accogliere, curare e consolare”.
Interviene in questo modo ‘Imperia Rinasce’, dopo il sopralluogo del candidato a Sindaco, Ivan Bracco, al pronto soccorso dell’ospedale del capoluogo. “Eppure è tutto vero – prosegue IR - come è emerso anche nel corso di un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal candidato sindaco Ivan Bracco al pronto soccorso del nosocomio cittadino. Ha raccolto le testimonianze di una ventina di persone, alcune delle quali erano in attesa da 11-12 ore. L’empasse della sanità locale non è assolutamente da attribuire al personale medico e paramedico in forza all’ospedale cittadino (personale che sta cercando di supplire come può a mancanze politiche gravissime, sottoponendosi spesso a turni di lavoro estenuanti) ma è il frutto di una trascuratezza che si è protratta negli anni a tutto vantaggio di alternative private”.
“Solo pochi anni fa il Servizio Sanitario Nazionale era qualcosa di cui andare fieri a livello internazionale e che non faceva sconvenienti distinzioni tra Regioni virtuose ed altre dove i tempi di attesa per dei semplici esami sono interminabili. La sanità per un paese è vitale, è un problema che va affrontato e risolto subito perché domani per qualcuno potrebbe essere tardi. È un problema che va gestito e risolto congiuntamente da tutti gli enti coinvolti e il sindaco deve assumersi in prima persona, davanti ai cittadini, la responsabilità di esercitare, anche con modalità eclatanti, una pressione sulla Regione che deve predisporre degli interventi immediati, senza rinvii, sia sul personale che sulle strutture. È inaccettabile che i cittadini debbano essere umiliati dalla mala gestione della sanità nel momento in cui sono più bisognosi e quindi fragili”.
“Non si parla che di smantellare, accorpare, eliminare presidi – termina ‘Imperia Rinasce’ - che invece andrebbero potenziati perché sono affaticati e sottodimensionati, come hanno dimostrato l’emergenza per il Covid o il picco influenzale di questo inverno. Pretendiamo che i presidi attualmente esistenti tornino ad essere un punto di riferimento sanitario adeguato a cui rivolgersi con fiducia. Le grandi opere possono essere rimandate al futuro, la salute dei cittadini no: la gente ha bisogno oggi di risposte e cure efficaci. Insieme possiamo. 14 e 15 maggio: elezioni comunali. Un’occasione per cambiare le cose, una possibilità per partecipare alla vita della città”.