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| 23 marzo 2023, 11:05

Ventimiglia: primo scossone elettorale, Andrea Spinosi abbandona la Lega dopo 29 anni di militanza

Ex Assessore nella Giunta Valfrè e nel primo mandato di Gaetano Scullino e Presidente del Consiglio comunale nell’ultima legislatura, Spinosi è stato lo storico esponente della Lega (allora ‘Nord’) dove è entrato nel 1994

Ventimiglia: primo scossone elettorale, Andrea Spinosi abbandona la Lega dopo 29 anni di militanza

Primo ‘botto’ politico a Ventimiglia, a poco meno di due mesi dalle elezioni Amministrative di metà maggio. Arriva dalla Lega, dalla quale esce ufficialmente Andrea Spinosi.

Ex Assessore nella Giunta Valfrè e nel primo mandato di Gaetano Scullino e Presidente del Consiglio comunale nell’ultima legislatura, Spinosi è stato lo storico esponente della Lega (allora ‘Nord’) dove è entrato nel 1994. 54enne imprenditore, Spinosi ha deciso di abbandonare la Lega dopo alcuni mesi dalla caduta dell’Amministrazione, che già aveva creato qualche dissapore con il partito del Carroccio.

Spinosi ha scelto, per confermare la sua uscita dalla Lega, un bar di via Aprosio che per anni è stata la sede delle riunioni del partito. “Nella giornata di ieri – ha detto – dopo aver parlato con l’On. Di Muro, il segretario cittadino Bertolucci e quello provinciale Federico, ho deciso di non candidarmi alle prossime elezioni nelle fila del partito che mi ha ospitato per 29 anni. Non rinnoverò la tessera da militante 2023 e, contestualmente, presento le mie dimissioni irrevocabili da Consigliere provinciale della Lega. Per me è un passaggio importante, perché nella Lega ci ho messo cuore e passione, sempre in prima linea, da Pontida a Roma anche aggrappato alle reti del carcere per i ‘Serenissimi’ che vennero arrestati”.

“Da molto tempo la Lega non è più casa mia - prosegue - perché mi andava particolarmente stretta. Il cuore e la passione non ci sono più, visto che non c’è possibilità di esprimere un pensiero diverso. In Lega c’è stato un cambio di persone, che sono saliti sul ‘carro vincente’, e sono stati immediatamente messi in incarichi di responsabilità. Non sono mai stato ascoltato, nei consigli che ho dato come quello in occasione della caduta dell’Amministrazione Scullino. Avevo confermato di non voler firmare dal Notaio, come da ‘ordini’ del partito, visto che avrei indetto un Consiglio comunale per spiegare la situazione. Anche in quel caso non sono stato ascoltato e, fortunatamente, abbiamo trovato un Commissario molto operativo, ma la situazione della città rimane drammatica. Io mi sento questa responsabilità addosso, perché noi abbiamo bruciato un capitale elettorale immenso, sia alle politiche che alle comunali. E non siamo stati capaci di indirizzare le scelte, con 5 Consiglieri su dieci, insieme a due Assessori e al vice Sindaco. Sapevamo di avere un primo cittadino ‘decisionista’ ma lo sapevamo ed avevamo i numeri per poter lavorare in Amministrazione. Abbiamo bruciato 8 posizioni Amministrative, tra cui anche un Consigliere provinciale”.

Spinosi ricorda la sua storia nella Lega: “Io ci sono sempre stato, dai tempi di Bossi e quando si parlava di secessione, quando non era facile nella nostra zona. Ho portato la Lega a Ventimiglia dal 2 al 12%. Quando è caduta la prima Amministrazione Scullino, mi sono presentato con Giovanni Ballestra ma sappiamo come è andata. Mi sono messo un po’ in disparte fino al 2015, quando mi è stato chiesto di fare il segretario cittadino. Abbiamo vissuto un bel clima e siamo arrivati al 2018 quando, per le politiche viene fatto il mio nome ma vengo bocciato. Nel 2020, per le Regionali, viene fatto ancora il mio nome… nuovamente bocciato. Alle Politiche 2022 non sono stato tenuto in considerazioni ed ora arriviamo alle Amministrative di quest’anno”.

“All’improvviso - prosegue - arriva il candidato attuale (Flavio Di Muro, ndr) su decisione ‘romana’. A quel punto ho chiesto di valutare la mia candidatura, bocciata dal Consiglio provinciale della Lega. Ho chiesto la figura di capolista, anche se non c’è nessun vantaggio a livello di voti, ma mi è stato negato per assegnarlo a Mabel Riolfo. A questo punto ho deciso di lasciare la Lega, che mi costa davvero tanto ma sono assolutamente sereno. La decisione arriva al termine di un percorso, durante il quale le ho provate tutte. Le decisioni sono in mano a due persone, il segretario regionale Edoardo Rixi, a Flavio Di Muro e al vice Presidente regionale, Alessandro Piana”.

Andrea Spinosi conferma che il suo simbolo sarà solo quello di Ventimiglia, ma cosa farà alle prossime elezioni? “In questo ultimo mese mi hanno tirato tutti la giacchetta ma devo decidere. Sicuramente ci sarò tra i candidati, non so ancora in che termini. Nei prossimi giorni incontrerò tutti tranne il centrodestra, per capire il da farsi”. Quindi, al momento, non è chiaro se sarà candidato a Sindaco con una sua lista, con qualche altro schieramento o in altro modo. Spinosi ha voluto ringraziare i suoi compagni di viaggio: “Voglio farlo con tutti, con chi c’è e con chi non c’è più”.

Carlo Alessi

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