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Attualità | 14 marzo 2023, 11:50

Imperia, un lettore: "Autovelox di Poggi, messo li solo per fare cassa a spese di residenti e turisti"

“Vero che gli autovelox servono per far rispettare il codice della strada, ma aggiungo che esistono anche i dissuasori visivi"

Imperia, un lettore: "Autovelox di Poggi, messo li solo per fare cassa a spese di residenti e turisti"

Un nostro lettore, Mauro Bellando, è intervenuto sul ‘caso’ dell’autovelox di Poggi a Imperia. Dopo l’intervento del vice Sindaco Fossati ha voluto esprimere la sua opinione.

“Vero che gli autovelox servono per far rispettare il codice della strada, ma aggiungo che esistono anche i dissuasori visivi che, in un paese cortese e rispettoso dove chi governa pensa che i cittadini siano persone per bene, hanno la stessa efficacia. Magari questi dissuasori sono accompagnati dalla scritta ‘rappel’ oppure ‘attention’ o ancora ‘merci pour votre collaboration’. No so se il sig. Fossati viaggi, temo di no, altrimenti sentirebbe quel bel profumo di libertà, fratellanza e collaborazione tra la gente come avverto io”.

In particolare Bellando sottolinea alcuni punti:
- “Una cosa è sanzionare una irregolarità mettendoci la faccia un'altra e utilizzare un dispositivo automatico acceso notte e giorno e in qualsiasi condizione di viabilità e traffico;
- la zona in questione è un rettilineo di quasi 1.000 metri, interrotto a metà, da un semaforo ben visibile, con un marciapiede rialzato e protetto da una barriera in acciaio;
- certo li è nata una zona residenziale con annesso minimarket, dove l'entrata è ben fatta ma l'uscita è pericolosa e scandalosa. Ma la colpa è dei cittadini o di chi ha fatto il piano regolatore?
- Dico un'ovvietà, ma secondo voi il traffico degli anni ‘60 avrebbe necessitato dell'uso del semaforo o del limite di velocità? Tra le 12 e le 5 potete stare certi che siamo nelle stesse condizioni eppure entrambi sono in piena funzione;
- per farmi capire meglio, il semaforo del ‘catasto’ regola un bivio trafficato eppure dalla sera alla mattina è in funzione ‘giallo lampeggiante’ cioè vigono le norme del codice della strada; 500 metri dopo c'è quello del comune che regola un bivio del tutto secondario, questo è sempre acceso anche di notte ovviamente con telecamera in funzione;
- la non sincronizzazione nelle ore di punta di questi due dispositivi crea ingorgo, disservizio e ostacolo alla circolazione. Questo fatto per il sig. Fossati passa è normale che gli importa”.

“Solo un ingenuo – termina Bellando - può pensare che questi dispositivi siano per la nostra sicurezza  e non per fare cassa a spese degli imperiesi e degli ignari turisti”.

Carlo Alessi

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