Al voto di maggio quote rosa rispettate grazie a Laura Amoretti, 55 anni a luglio, (al momento) l’unica donna candidata alla poltrona di sindaco di Imperia.
A sciogliere le riserve sul suo nome, proposto dal Partito socialista è stato la segreteria del Partito Democratico con il chiaro intento di portare alla città quella che definiscono “una vera proposta progressista di forte innovazione e cambiamento”.
L'INTERVISTA
Nove pagine di curriculum con diverse esperienze nel mondo del welfare e soprattutto un incarico di prestigio: Laura Amoretti, dal 2016 è Consigliera di Parità della Regione Liguria. Ad affidarle questo incarico è stata la giunta amministrata dal governatore Giovanni Toti.
"Questo appuntamento vuole essere l'inizio di un percorso per una città inclusiva.Nel mio progetto c'è l'ascolto dei cittadini e i loro bisogni. La nostra città è ricca di eccellenze. Le divisioni nel centrosinistra? Non mi appartengono", ha detto la Amoretti.
La candidata Dem conosce bene le problematiche relative al lavoro, dall’informazione alla formazione tanto è vero che ha prestato servizio anche presso l’Agenzia Regionale per il lavoro la formazione e l’accreditamento e prima ancora ha ricoperto l’incarico di docente presso il corso “Metodologia di Autovalutazione e Mercato del Lavoro” al Polo Universitario di Imperia.
Diversi poi sono stati i suoi interventi in qualità di relatrice a convegni su orientamento scolastico e professionale; progetti e percorsi per gli inserimenti nel mondo del lavoro; disabilità e mercato del lavoro. Ed è proprio la sua conoscenza delle dinamiche del lavoro in una città che vuole offrire opportunità ai giovani per evitare la loro migrazione al di fuori dei confini regionali che potrebbe fare la differenza tra gli altri candidati alle prossime elezioni.
Di certo l’imprinting dei Dem è già stato ampiamente illustrato: “La nostra sarà una campagna elettorale positiva e propositiva, nella quale saremo a stretto contatto con la città. Non accetteremo polemiche sterili e strumentali da parte di chi, proponendo la sua candidatura al di fuori di qualsiasi regola, si è posto, di fatto, al di fuori del partito”.