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Attualità | 01 marzo 2023, 18:49

Imperia, in Provincia il tavolo per la crisi idrica convocato dal presidente Scajola con il prefetto e Rivieracqua (foto)

Tra le soluzioni individuate la riattivazione di vecchi pozzi abbandonati. Via libera dal consiglio provinciale al progetto relativo all' invaso del lago artificiale di Ferraia in alta Valle Arroscia

Imperia, in Provincia il tavolo per la crisi idrica convocato dal presidente Scajola con il prefetto e Rivieracqua (foto)

Condotte colabrodo, disservizi e lo spauracchio che la siccità possa ripetersi sia in primavera che in estate. Per limitare i disagi legati alla crisi idrica si è riunito in Provincia, convocato dal presidente Claudio Scajola un tavolo con il prefetto Massimo Valerio Romeo, Rivieracqua e lo staff del commissario Ato idrico.

Una situazione delicata e complessa quella dell’acqua che nel 2022 ha fatto emergere gravi problematiche che hanno avuto pesanti ripercussioni nel capoluogo come nel golfo dianese.

Stamattina, nell'ambito del programma Alcotra è stato approvato dal consiglio provinciale il progetto relativo all' invaso del lago artificiale di Ferraia: l’obiettivo è quello di riportare alla capacità originaria di 30 mila metri cubi. Si trova nella zona dell’omonimo rio  nel territorio comunale di Aquila d’Arroscia, ed è in grado di servire a scopo irriguo a circa 400 aziende agricole e che costituirebbe una riserva di grande importanza anche per quanto riguarda i servizi anti-incendio

L’ultimo caso è quello di domenica scorsa con una falla che ha provocato danni alle attività commerciali di Borgo Marina. Il rischio maggiore è che i problemi riscontrati già l’anno scorso si possano ripetere anche quest’anno.

Dal tavolo convocato dal presidente Claudio Scajola è emersa la necessità di valutare gli interventi possibili sia quelli da attuare a breve che a medio e lungo periodo.

Tra le soluzioni individuate la possibilità di riattivare vecchi pozzi e pompe, attivare by pass tra le reti idriche disponibili per garantire l’erogazione dell’acqua soprattutto in estate. Ma si dovranno attuare anche veri e propri piani di emergenza come la collocazione di serbatoi volanti in caso di guasti, ma anche di siccità.

L’attenzione non è quindi solo concentrata sul raddoppio delle condotte del Roja ma anche in piani strutturati che riguardano appunto il recupero di fonti e pozzi abbandonati che potranno essere ripristinati per evitare carenze d’acqua e disservizi.

Diego David

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