Il braccio di ferro dopo il licenziamento di G.A., dipendente dell’Asl 1 Imperiese finisce in Corte di Cassazione. Una storia iniziata quattro anni fa e ora destinata a prendere la strada della Capitale.
Tutto è partito quando l’Asl ha disposto la costituzione in giudizio avverso il ricorso presentato al Tribunale di Imperia – Sezione Lavoro da parte della signora G.A. conferendo contestualmente un incarico di difesa all’avvocato Mauro Mazzi del foro di Savona.
Nel 2020 è arrivata la sentenza del Tribunale di Imperia – Sezione Lavoro che ha respinto il ricorso della signora G.A. Ma ecco che la storia si è arricchita di un nuovo capitolo. G.A. ha deciso di presentare ricorso alla Corte d’Appello di Genova contro la sentenza di primo grado. L’ultimo passaggio è di dicembre quando i giudici della Corte d’Appello di Genova – Sezione Lavoro, in accoglimento delle domande proposte dalla signora G.A., ha annullato il licenziamento intimato, hanno condannato l’Azienda al reintegro ed alla corresponsione di un’indennità risarcitoria.
Ma non per questo la storia è finita. Infatti, visto il parere dell’avvocato Mauro Mazzi il quale ha rappresentato l’opportunità di procedere contro la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Genova – Sezione lavoro davanti alla Corte di Cassazione.
Ora saranno gli ermellini a decidere se accogliere o meno il ricorso dell’Asl 1 contro la dipendente visto che la partita giudiziaria al momento vede una sentenza favorevole per ciascuno dei ricorrenti.